Due cadaveri sono stati ritrovati in una diga di Contessa Entellina (Palermo): potrebbero appartenere a Antonio e Stefano Maiorana, scomparsi nel 2007.
A fine novembre, per via delle scarse piogge, il livello della diga “Mario Francese“, sita nel territorio di Contessa Entellina, si è abbassato notevolmente e dal fondale sono emersi i resti di due cadaveri. Dai primi accertamenti pare che i corpi siano rimasti all’interno dell’acqua per diversi anni ed il loro stato non ha permesso neanche riconoscerne il sesso. Tra le ipotesi al vaglio vi è quella che i due cadaveri possano appartenere all’imprenditore Antonio Maiorana e al figlio Stefano, scomparsi nel nulla nell’agosto del 2007.
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Palermo, possibile svolta nel caso della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana: trovati 2 cadaveri in una diga
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Una possibile svolta potrebbe giungere nel caso relativo alla scomparsa di Antonio Maiorana e suo figlio Stefano. I due erano stati visti per l’ultima all’interno di un cantiere di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, dove la loro impresa edile stava costruendo un residence, nell’agosto del 2007. Lo scorso novembre, ma la notizia è stata resa nota solo durante le scorse ore, come riporta la redazione de Il Giornale di Sicilia, sono stati rinvenuti due cadaveri che potrebbero appartenere proprio a Stefano ed Antonio Maiorana. I resti, in avanzato stato di decomposizione, sono emersi dalla diga “Mario Francese“, sita nel territorio di Contessa Entellina (Palermo) dopo un periodo di scarsa piovosità.
Dai primi accertamenti pare che i due corpi sarebbero rimasti in acqua per circa dieci anni ed il loro stato non ha permesso neanche la determinazione del sesso. Accanto ai corpi sarebbero stati ritrovati anche un cubo di cemento ed una corda. Per l’identificazione saranno necessari gli esami genetici di cui si stanno occupando i carabinieri del Ris.
L’imprenditore ed il figlio erano scomparsi il 3 agosto 2007 dopo essersi recati nel cantiere di Isole delle Femmine, dove avrebbero detto agli operai che sarebbero tornati a breve. La sera, non vedendoli rientrare, i familiari avevano presentato la denuncia di scomparsa che fece scattare le indagini. La Smart dell’imprenditore, riporta Il Giornale di Sicilia, venne ritrovata nel parcheggio dell’aeroporto di Palermo chiusa a chiave, ma nella lista passeggeri dei voli in partenza non vi erano i nomi di Maiorana e del figlio. Nel corso delle indagini era emerso che nel cantiere quel giorno vi sarebbe stata una lite e venne avanzata l’ipotesi che Maiorana avesse ricattato uno dei suoi soci per la cessione di alcune quote di una società che aveva costruito delle abitazioni ad Isola delle Femmine.
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Alcuni mesi fa, scrive Il Giornale di Sicilia, la moglie di Maiorana, attraverso l’avvocato Giacomo Franzitta, si era opposta alla richiesta avanzata dalla Procura di Palermo di archiviazione dopo che il caso era stato riaperto con l’iscrizione nel registro degli indagati di due persone. Uno degli indagati era proprio l’ex socio di Maiorana che nel frattempo è deceduto.