Il caso Tiziana Cantone torna ad aprire i fascicoli del tribunale di Aversa, che avevano dato la serrata definitiva con il movente del suicidio. Parla la madre
Durante l’ultima puntata di “Quarto Grado” su Rete 4 si è tornati a parlare del caso di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli, trovata morta nel suo appartamento 4 anni fa. La vicenda sulla ragazza è diventata un “giallo” con il passare del tempo e degli anni, fino ad arrivare nelle aule del tribunale di Aversa. I cui giudici ne avevano abbassato la “saracinesca”, decretando come suicidio, la causa della morte.
In questo contesto di prematura indagine della giustizia, i genitori della ragazza non hanno perso mai la speranza di individuare nel caso, un movente di omicidio doloso volontario. In particolare la madre della ragazza ha portato avanti con fermezza e convizione l’ipotesi di omicidio ai danni della figlia Tiziana. Rea di essersi tolta la vita, dopo aver intercettato delle immagini video di revenge porn con il ragazzo, all’interno delle quali si è riconosciuta
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A quattro anni dalla scomparsa della 31enne di Mugnano, Tiziana Cantone, il caso potrebbe subire una clamorosa riapertura delle indagini. Il merito è quasi interamente della madre, Maria Teresa Giglio che ha spinto gli inquirenti ad approfondire le dovute ricerche sulla vicenda che ha portato al presunto suicidio/omicidio della figlia.
Le tracce rinvenute sulla sciarpa, che sarebbe stata utilizzata dall’aggressore sul collo della figlia ha spinto il magistrato della Procura di Aversa guidata dal procuratore Francesco Greco, alla riapertura di un fascicolo per frode processuale. Oltre alla sciarpa, infatti pare che siano state manomesse eventuali contenuti su smartphone e tablet della ragazza, al momento dell’uccisione.
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Quando tutto sembrava essere accantonato, ecco dunque l’assalto alla giustizia di Maria Teresa Giglio. Che di recente ha rilasciato un’intervista a “Quarto Grado” su Rete 4, affermando che “Mia figlia non si è uccisa da sola”. Oltre ad aver accusato pesantemente gli inquirenti, rei di aver commesso troppe leggerezze sul caso
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