Dpcm, nuovi colori per le Regioni: un governatore presenterà ricorso

Con il nuovo Dpcm entrato in vigore nella giornata di ieri, sabato 16 gennaio, le Regioni d’Italia sono tornate ad essere suddivise in zone: la situazione.

Nuovo Dpcm zone regioni colori
(Getty Images)

Attraverso l’ultimo Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale, a far data da ieri, sono entrate in vigore nuove norme per il contenimento e la gestione dell’epidemia da Covid-19. In particolar modo reintrodotta la classificazione in zone delle Regioni in base al rischio dei contagi. A stabilire le collocazioni il Ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha posto dodici regioni in giallo, tre aree in rosso e tre in arancione. Nessuno è riuscito ad ottenere la neo-classificazione di zona bianca.

Le decisioni assunte dal Governo, però, pare non soddisfino tutti i Presidenti. Se da un lato è stato il Governatore della Sicilia a chiedere la massima misura restrittiva, dall’altra un Presidente di una regione parimenti rossa ha annunciato ricorso al Tar.

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Covid-19, suddivisione in zone: la situazione attuale

Coronavirus regioni arancioni
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza (getty images)

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Il Ministro Roberto Speranza ha così deciso: 12 aree in zona arancione, 6 in zona gialla (Trento, Molise, Toscana, Basilicata, Campania e Sardegna) e 3 in zona rossa (Sicilia, Lombardia e Bolzano). Tra queste, per cui si è pensato al più alto grado di restrizioni, vi è una Regione che non accetta la decisione assunta. Si tratta della Lombardia, il cui Governatore Attilio Fontana, riporta Leggo, ha annunciato che lunedì presenterà un ricorso al Tar.

Stando a quanto stabilito nell’ultimo Dpcm, questa suddivisione rimarrà vigente almeno sino al 31 gennaio, quando vi sarà un aggiornamento della situazione. Sino ad allora (escluso ricorsi) l’assetto del Paese sarà quello poc’anzi descritto.

Attraverso l’ultimo Dpcm nulla è stato modificato in ordine al coprifuoco che rimane vigente dalle 22 alle 5 del mattino. Introdotto, invece, il divieto di spostamento tra regioni anche se gialle sino al 15 febbraio. Fino al 5 marzo, invece, vigerà il divieto di far visita ai non conviventi se non nel numero massimo di due persone alla volta, dal cui computo si escludono i minori di anni 14 ed i disabili.

Restano chiuse attività come cinema e teatri nonché palestre e piscine. Agevolati solo gli sport individuabili e solo nelle zone gialle, dove è stata consentita anche la riapertura dei musei.

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Introdotta, come anticipato, anche la zona bianca ove le uniche prescrizioni sono indossare la mascherina, mantenere il distanziamento ed evitare gli assembramenti. Attualmente nessuna Regione vi è rientrata.

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