Le foreste, secondo un recente studio, per via del riscaldamento globale fra poco meno di 20 anni potrebbero produrre più anidride carbonica di quella che riescono ad eliminare.
Un paradosso, un’inversione dei meccanismi che regolano la natura. È questo quanto attende l’umanità se non si agirà in fretta. Secondo un recente studio, è possibile che fra poco meno di 20 anni quelle che riteniamo fonti vitali per il Pianeta, ossia le foreste non saranno più in grado di svolgere il loro primario compito. A causa del global warming, infatti, potrebbero non solo smettere di assorbire CO2 ma anzi iniziarlo a produrre.
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Riscaldamento globale, si potrebbe invertire il ruolo delle foreste: gli alberi inizieranno a produrre CO2
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Se la temperatura continuerà a salire entro il 2040 le foreste produrranno più anidride carbonica di quella che riescono ad assorbire. Quelli che definiamo come “polmoni verdi” potrebbero divenire tubi di scarico. Tutta colpa del riscaldamento globale che starebbe inesorabilmente incidendo sul cosiddetto sink biosferico. Questo quanto emerso da un recente studio, riporta la redazione di Rinnovabili, condotto da due prestigiosi atenei, quello della Northern Arizona University e di Waikato, nonché dal Woodwell Climate Research Center.
La conclusione è giunta all’esito di un’attenta analisi di numeri e dati registrati dall’inizio degli anni 2000. In particolare, gli esperti si sono focalizzati sulla ricerca dell’esatta temperatura a cui le foreste lavorano più proficuamente e quando, invece, avviene il contrario.
Grazie a tale focus, hanno scoperto che ci sarebbe una condizione, verificatasi la quale, non potrebbe più tornarsi indietro. Una concomitanza di fattori che innescherebbe, appunto, l’inversione di ruoli. Purtroppo tale variazione si sta già registrando nel 10% del Pianeta.
L’analisi portata avanti dal team di ricercatori ha altresì scoperto un dato parimenti sconcertante. Sempre tenendo conto delle temperature e di quanto esse influiscano sui processi vitali delle foreste hanno notato che in ogni ecosistema del Pianeta, non si registrerebbero le condizioni ottimali per il verificarsi della fotosintesi.
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Sul punto si è espresso uno dei coordinatori dello studio il quale ha dichiarato, in conclusione, che se a causa del surriscaldamento globale la temperatura media del pianeta supererà i 18°C allora vi saranno seri danni all’ambiente. Si scardinerà il meccanismo di assorbimento dell’anidride carbonica.
M.S.