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Dopo la polemica Gianna Nannini si scusa con la polizia: “Il video è stato travisato”

Dopo il caso scoppiato in seguito al video di “L’aria che tira”, Gianna Nannini si scusa con le forze dell’ordine e spiega la situazione

Gianna Nannini è stata protagonista negli ultimi giorni di una forte polemica nata a causa del videoclip del suo brano “L’aria che tira“. Immagini considerate “inaccettabili” dal sindacato di Polizia dopo che le forze dell’ordine sono state rappresentate come uomini con il viso da suino, intenti a scagliarsi contro innocenti. Un attacco duro e con un intento ben preciso da parte della cantante: quello di prendere posizione contro l’abuso di potere, le ingiustizie e la violenza. Il suo obbiettivo era quello di denunciare le ingiustizie che purtroppo accadono ancora oggi. Non è stato visto così dal sindacato, al quale la cantante ha risposto in collegamento con Domenica In.

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Le scuse in diretta di Gianna Nannini: “Mi spiace sia stato travisato, non era mia intenzione”

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Mara Venier ha voluto dare modo a Gianna Nannini di spiegarsi pubblicamente e di rispondere alle accuse ricevute. “Non ho fatto niente di male intenzionalmente, mi scuso, mi spiace il video sia stato travisato” -ha dichiarato- “sono sempre stata contro le prevaricazioni e la mia storia è nota, anche in Iraq sono andata a protestare”. La cantante ha anche sottolineato come l’animazione non facesse riferimento alla polizia italiana ma a uomini in divisa, e che si ispirasse a episodi di violenza accaduti realmente.

Anche la rappresentazione dei poliziotti con la faccia da maiale faceva riferimento a una cultura del Novecento. “L’allegoria non l’ho inventata io, è un classico. Da La fattoria degli animali di George Orwell ad Arancia Meccanica“, ha sottolineato.

Ha parlato anche l’autore del video di “L’aria sta finendo“, Luca Lumaca, dichiarando come il messaggio non fosse quello di istigare alla violenza bensì quello di condannarla. “Non c’era nessuna intenzione di offendere le forze dell’ordine, ma solo di raffigurare l’abuso di potere in un elenco di orrori contemporanei della nostra società”, afferma. “Atti brutali e feroci verso persone inermi che semplicemente tutti dovrebbero criticare”. L’autore ha poi invitato a non soffermarsi sui fotogrammi ma di guardare accuratamente il video per intero.

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Gianna Nannini ha così chiarito il suo intento, quello di utilizzare l’arte e la musica per mandare messaggi importanti. Ed è proprio su quello che vorrebbe che le persone si focalizzassero.

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