Il sesamo è una spezia molto diffusa nella cucina occidentale e tutti noi la conosciamo benissimo perché siamo abituati a vedere questi piccoli semini su pane, grissini o biscotti. Eppure non tutti sanno che il sesamo, oltre a impreziosire i nostri piatti dando loro un profumo e un’aroma speciale, è una spezia alleata del nostro benessere fisico.
In questo articolo ti spiegheremo da dove viene il sesamo e qual è la sua storia ma non solo. Qui potrai trovare interessanti modi per usare il sesamo nei tuoi piatti ma soprattutto ti mostreremo quali sono gli effetti benefici sull’organismo.
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Il sesamo è una pianta erbacea della famiglia delle Pedaliaceae, originaria dell’India e dell’Africa, i cui semi oleosi sono utilizzati nell’alimentazione umana e apportano molti benefici al benessere dell’organismo.
La pianta del sesamo è una pianta annuale che raggiunge i 50 cm di altezza con foglie lanceolate anche molto lunghe. I suoi fiori sono bianchi e tubolari lunghi dai tre ai cinque centimetri.
Il frutto di questa pianta è appunto il sesamo, quei piccoli semini, bianchi o neri, che ormai siamo abituati a conoscere e a gustare nei prodotti da forno ma anche in moltissimi piatti della tradizione mediterranea e non solo.
I semi di sesamo, prima di arrivare sulle nostre tavole, devono essere essiccati o tostati e a seconda del trattamento i semini appariranno di colore più chiaro o con tonalità più scura.
Uno dei motivi per i quali il sesamo è così amato è perché questa spezia non contiene glutine e quindi può essere usato per la preparazione di alimenti per celiaci.
I semi di sesamo sono molto ricchi di olio. L’olio di sesamo viene estratto e usato a scopi industriali anche se in alcune nazioni dell’Asia come il Giappone, Corea, Cina, India è usato anche per l’alimentazione umana cioè per condire piatti tradizionali.
Come abbiamo già accennato ci sono due tipi di sesamo: il sesamo bianco e il sesamo nero. Quello bianco ha un alto valore energetico, pari a 568 kcal per 100 g di prodotto.
C’è una curiosità che riguarda il sesamo bianco e soprattutto il nostro Paese. Forse non sapevi che una cittadina siciliana dal nome Ispica conserva una produzione antica di sesamo, introdotta in Sicilia al tempo della dominazione araba. Basti pensare che il sesamo di Ispica è stato riconosciuto presidio Slow Food a partire dal 2016.
La varietà ispicana ha un seme di piccole dimensioni, colore ambrato e sapore intenso. Si semina tra aprile e maggio e si raccoglie tra fine agosto e settembre. La raccolta è il momento più delicato.
Come prima cosa si realizza con una mietitura manuale, quando le piante variano di colore e prima che le capsule si aprano naturalmente lasciando cadere i semi. Le piante sono lasciate asciugare al sole e poi battute.
I semi devono essere puliti attraverso l’uso di speciali crivelli: un’operazione delicata, che richiede grande esperienza. Nella tradizione siciliana, infatti, il sesamo è un ingrediente importante: si trova nella ricetta di pani, biscotti e insaporisce molte portate.
In particolare, il sesamo di Ispica si usa per preparare la cobaita (o giuggiulena), il torrone delle feste, a base di miele, zucchero e sesamo, con possibili aggiunte di scorza di agrumi e mandorle.
Il sesamo nero, invece, è il seme tipico di alcune varietà a seme scuro, il termine è usato per diverse varietà. Il sesamo scuro ha un sapore più intenso e oleoso del sesamo bianco.
Questa varietà di sesamo è usata quasi esclusivamente nelle cucine dell’estremo oriente, perciò è poco conosciuto in Europa fatta eccezione per la cucina greco-turca dove lo si può trovare mescolato al sesamo bianco per guarnire il pane.
Infine, il sesamo nero è ingrediente importante di molte ricette cinesi e giapponesi. I semi di sesamo neri soli o mescolati con sesamo bianco, possono essere utilizzati per formare la crosta esterna del sushi uramaki.
Ma anche la zuppa dolce di sesamo nero è un piatto cantonese molto popolare insieme con i rotolini di gelatina di sesamo nero.
Al sesamo nero sono legate antiche tradizioni. Anticamente in India era prevista un’offerta di quattro vasi di sesamo nero nelle cerimonie funebri che avrebbe favorito il passaggio del defunto nell’aldilà. Ancora oggi i semi di sesamo sono considerati un simbolo di immortalità e profondamente legati ai culti sacri.
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Grazie alle sue incredibili proprietà, il sesamo è fra i condimenti più antichi che si conoscano. Ti basti sapere che già 5000 anni fa veniva coltivato in India poiché era fondamentale non solo per l’alimentazione ma anche per il suo utilizzo come combustile per lampade e per i suoi usi medicinali, religiosi e cosmetici.
I semini di sesamo sono ricchi di proprietà nutritive e benefiche che conferiscono forza e vitalità all’ uomo in particolare: vitamina E, minerali quali calcio, magnesio e fosforo.
L’ importanza del sesamo nella cultura indiana è riportato non solo in medicina Ayurvedica poiché stimola la digestione e cura le malattie dell’apparato urinario quali dismenorrea ed emorroidi.
Come ti abbiamo già accennato, questa spezia è legata a miti e antiche credenze. Nella letteratura antica è possibile riscontrare l’usanza di cospargere con il sesamo i sedili dei commensali, per cacciare i demoni del cibo.
Devi sapere che i semi di sesamo presentano un alto contenuto di calcio ed è per questo che sono ottimi per le persone intolleranti al lattosio oppure durante la menopausa, la gravidanza e l’allattamento.
Tuttavia il contenuto calorico dei semi di sesamo è molto alto, circa 600 calorie per 100 grammi. Se segui un regime alimentare controllato ti consigliamo di evitarli anche se sono così saporiti che bastano pochi grammi per dare gusto ad una pietanza.
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Come ti abbiamo già detto i semi di sesamo sono molto usati nella cucina mediterranea e in particolare sono protagonisti nel pane, grissini e biscotti siciliani. Anzi, il pane tipico palermitano è ricoperto di semi di sesamo.
Qui ti mostreremo come impreziosire i tuoi piatti con i semi di sesamo e dare un tocco mediorientale alle tue pietanze. Se seguirai i nostri consigli potrai fare un figurone con i tuoi amici.
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Come abbiamo già detto, il latte di sesamo è un perfetto sostituto del latte vaccino non solo per chi è intollerante al lattosio o per i vegani ma anche perché è ricchissimo di calcio e dunque può rappresentare un rimedio all’osteoporosi.
Esistono in commercio due varietà di latte di sesamo: quello nero e quello bianco. Tuttavia, se non lo trovi tra gli scaffali del supermercato puoi farlo in casa in modo semplice e veloce.
Ti occorrono solo un colino, un canovaccio di cotone e un frullatore o un mixer di potenza medio-alta. Intanto, metti in ammollo i semi di sesamo per una notte in abbondante acqua fredda con una presa di sale.
La mattina seguente, scolali e sciacquali per bene. Frulla il tutto fino a ridurre i semi in polvere e poi aggiungi a filo l’acqua fino a formare in crema liscia. Infine, filtra il tutto utilizzando un colino a maglie strette.
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I benefici dei semi di sesamo, come ti abbiamo già detto, sono tantissimi però non bisogna abusarne perché potrebbero avere effetti lassativi.
Ti consigliamo infine di non darli ai bambini piccoli sotto i due anni e di stare molto attenti se decidi di tostarli perché potrebbero rilasciare sostanze tossiche nocive.
Infine, se sei a dieta e stai seguendo un programma alimentare speciale il nostro consiglio è di evitarli o, al massimo, assumerne in quantità molto ridotte massimo una volta a settimana.
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