Cinema: grande attesa per l’uscita di alcune pellicole concluse nel 2020

Il lockdown non ha bloccato solo gli italiani in casa, ma anche l’uscita di molti film pronti già dall’inizio della pandemia

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(Getty Images)

La chiusura dei cinema, imposta dal lockdown, ha contribuito a rinviare l’uscita di alcuni film, fatti proprio per il grande schermo, pronti fin dall’inizio della pandemia.

Si tratta di pellicole dai grandi nomi quali Carlo Verdone, Massimiliano Bruno, Nanni Moretti i cui film si sono conclusi nel 2020 e, la cui uscita, l’emergenza sanitaria ha continuato a rimandare. Si vive una volta sola, di Carlo Verdone, sarebbe dovuto uscire, infatti, a fine febbraio quando le notizie sulla diffusione del coronavirus ha decretato l’avvio di quel periodo che ha portato alla chiusura di tantissime attività.

Anche Ritorno al crimine, la commedia di Massimiliano Bruno, si è vista rimandare l’uscita programmata per la fine dell’ottobre scorso; discorso analogo per i Tre piani di Nanni Moretti che avrebbe dovuto essere uno dei grandi titoli al Festival di Cannes del 2020.

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La chiusura dei cinema per il lockdown ha rimandato l’uscita di alcuni film

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Si attendono tempi migliori anche per l’apertura dei cinema e l’uscita di alcune pellicole concluse prima dell’inizio della pandemia. E’ questo il caso di molti titoli la cui uscita è stata rimandata più volte. La commedia di Verdone con Anna Foglietta, Rocco Papaleo e Max Tortora sarebbe dovuta uscire, infatti, a febbraio; è stata quindi riprogrammata per novembre ma senza risultati.

Così anche per la commedia di Bruno: Ritorno al crimine, la cui uscita sul grande schermo era prevista per fine ottobre, è stata ulteriormente posticipata. Stessa sorte è toccata al il film di Moretti, Tre piani, Diabolik dei Manetti Bros. e Freaks Out di Gabriele Mainetti. Sebbene molti attendessero l’uscita in streaming, gli stessi registi hanno optato piuttosto per una posticipazione, sebbene reiterata.

Molti film sono stati infatti concepiti esclusivamente per il grande schermo e i registi non vogliono rinunciarvi: l’effetto – spiega Bruno – non sarebbe altrettanto “efficace”.

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Anche il direttore di 01, Luigi Lonigro, ha similmente commentato: si parla di pellicole rilevanti senza “nessuna preoccupazione nell’invecchiare”. Si guarda, quindi, con speranza e grande attesa il ritorno nelle sale cinematografiche.

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