Il premier Giuseppe Conte sta parlando in Senato, dove è in programma il voto decisivo in seguito alla crisi di Governo apertasi nei giorni scorsi.
Nella giornata di ieri, il Presidente del Consiglio ha ottenuto la maggioranza assoluta alla Camera in seguito alla crisi di Governo apertasi con le dimissioni dei ministri di Italia Viva. Dopo il via libera della Camera, oggi il premier parlerà in Senato ed affronterà lo scoglio decisivo per la tenuta dell’esecutivo. Il voto in Senato, difatti, stabilirà se Conte potrà continuare a governare anche con una fiducia minore rispetto ai mesi precedenti.
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Crisi di Governo, l’intervento del premier Conte al Senato: oggi il voto decisivo
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Oggi è una giornata decisiva per la tenuta del Governo che si ritroverà ad affrontare la prova del voto di fiducia al Senato. Ieri è arrivata la maggioranza assoluta alla Camera per il Conte bis con 321 a favore, 259 contrari e 27 astenuti. A Palazzo Madama serviranno, invece, 161 voti, soglia stabilita per la maggioranza. In caso questo numero dovesse essere raggiunto l’esecutivo giallorosso sarebbe salvo, in caso contrario potrebbero arrivare le dimissioni da parte del premier.
Il primo ministro apre il suo intervento ripercorrendo i punti trattati nel discorso alla Camera di ieri parlando del percorso del Governo in questi mesi e dei 29 punti “programmatici presentati all’inizio dell’esperienza di governo“. “Nel progetto di Paese – afferma Conte- delineato insieme, seppure in circostanze complesse, c’era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia“. Questo progetto, prosegue, si è dovuto confrontare con l’uragano della pandemia, una sfida di portata epocale che ha segnato la società ed il Paese. “Nonostante i dubbi iniziali, siamo stati i primi ad introdurre misure restrittive dei diritti della persona, seguiti poi dagli altri Paesi. Questa maggioranza è riuscita a dimostrare con fatica responsabilità“.
Secondo Conte, l’esperienza della pandemia ha rafforzato nelle forze politiche la consapevolezza del valore del dialogo per assumere le decisioni fondamentali alle quali, considerata la gravità della situazione, il Governo non poteva sottrarsi. Il Presidente del Consiglio ammette di poter parlare a testa alta per la consapevolezza di aver impegnato con tutta la squadra di Governo tutte le energie per offrire al Paese la migliore difesa al Paese.
Dopo aver parlato di quanto fatto dall’esecutivo in questi mesi, Conte è tornato sulla crisi affermando che in un clima simile è difficile governare con chi “mina continuamente un equilibrio politico pazientemente raggiunto dalle forze di maggioranza“. Il premier ha proseguito ammettendo di avvertire un certo disagio nel dover spiegare ai cittadini una crisi “senza fondamento” mentre il Paese si trova ad affrontare una pandemia. “La crisi rischia di produrre danni all’immagine dell’Italia e adesso non si può sperare di recuperare quel clima di fiducia per poter lavorare insieme nell’interesse del Paese. Adesso bisogna voltare pagina, l’Italia merita un governo coeso che lavori a tempo pieno per favorire la ripartenza della vita sociale e la ripresa dell’economia“.
Il premier poi si concentra sui progetti futuri del Governo giallorosso, tra i più importanti la riforma per razionalizzare il sistema degli ammortizzatori sociali, il rafforzamento della sanità e dell’istruzione, la riduzione del digital divide nel Paese ed il contrasto ai divari di genere. A questi si aggiunge lo sviluppo sostenibile migliorando le infrastrutture materiali e immateriali.
“I numeri – afferma il Primo Ministro- sono importanti oggi, ma lo è di più la qualità del progetto politico. Chiediamo alle forze politiche e parlamentari di aiutarci a ripartire con celerità e rimarginare la ferita che la crisi ha prodotto nel patto con i cittadini“.
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Il Presidente del Consiglio chiude il suo intervento affermando: “Costruiamo questo nuovo vincolo politico, rivolto alle forze parlamentari che hanno sostenuto con lealtà il Governo e aperto a tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia. Io sono disposto a fare la mia parte. Viva l’Italia“. Al discorso di Conte è seguito un lunghissimo applauso.