Per il cuoco tunisino che nel 2019 ha ucciso la moglie strangolandola sono stati confermati i 30 anni di carcere, fu omicidio volontario
All’epoca dei fatti, il 17 aprile 2019, aveva chiesto e ottenuto di essere giudicato con rito abbreviato il cuoco tunisino Naili Moncef imputato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi per aver strangolato la compagna Elvira Bruno. Lui l’aveva barbaramente uccisa perché lo aveva respinto dopo essere uscita dalla doccia del loro appartamento in via Antonino Pecoraro Lombardo.
Inoltre, secondo la ricostruzione degli agenti della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore Federica La Chioma e dall’aggiunto Annamaria Picozzi, Elvira Bruno, un mese prima di essere uccisa aveva parlato al compagno di voler troncare la loro relazione.
Fu l’uomo a chiamare gli agenti quella mattina e a consegnarsi spontaneamente. Il processo nel 2019 avvenne per direttissima come richiesto dal gip Fabrizio Molinari, basandosi sul racconto dell’uomo. Il gip gli aveva riconosciuto l’attenuante della provocazione da parte della moglie, facendo cadere l’aggravante dei futili motivi contestata dall’accusa dei parenti della vittima.
LEGGI ANCHE —> Dramma in una casa famiglia: muore bambino autistico di 8 anni
LEGGI ANCHE —> Tragico incidente in un cantiere: operaio perde la vita
Ieri la svolta nel caso, la Corte d’Assise d’Appello ha condannato l’uomo a trent’anni di carcere, confermando la sentenza già emessa in primo grado dal gup Walter Turturici, alla fine di febbraio del 2020.
Il racconto di Naili Moncef non ha mai convinto la Procura perché vago e poco credibile. Elvira venne trovata infatti in camera da letto completamente vestita, mentre l’asciugamano di cui parlava all’inizio non venne rinvenuto affatto. Per i pm impegnati nell’inchiesta i rapporti tra i due non erano sereni da molto tempo e questo avrebbe scatenato le ire di Naili.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
Nel 2020 in Italia sono state 86 le donne uccise per mano di mariti e compagni, lo dice il dato del Servizio analisi criminale interforze del nostro Paese.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…