Si tratta di una tragedia accaduta nel 2017 in Inghilterra, ma tre giorni fa il padre ha ricevuto una formale accusa di omicidio colposo
Le storie di genitori esasperati dai pianti isterici dei figlioletti neonati e i gesti folli che spesso vengono compiuti da questi non sono così isolati. Le famiglie si trovano sole in questi primi mesi così particolari e non sanno davvero più come reagire all’ordine dei nuovi eventi legati al nascituro.
Un fatto del genere avvenne nel settembre del 2017 in Inghilterra quando Philip Peace prese tra le braccia la neonata di cinque mesi per scuoterla, esasperato dai pianti continui di lei dopo ore passate in casa ad accudirla.
La piccola Summer però non sopportò però gli scossoni, troppo debole il suo corpicino per trattenere la presa vigorosa del padre, e quando i medici sanitari giunsero nell’abitazione avvertiti dallo stesso Philips la trovarono esanime e stremata.
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Il 17 gennaio l’accusa per omicidio colposo, l’uomo ha anche un’aggravante
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La morte è sopraggiunta il giorno dopo in ospedale pediatrico per la frattura dello sterno e di 11 costole, una lesione cerebrale e diverse emorragie interne al midollo spinale ed agli occhi.
Pochi giorni dopo la morte della neonata anche l’autopsia ha confermato la “morte non accidentale” certamente legata ad uno scuotimento eccessivo del corpicino fragile ed anche da un forte soffocamento con cuscino.
La vicenda è tornata alla ribalta però in quanto lo scorso 17 gennaio 2021, a tre anni e mezzo di distanza dal momento dei fatti, Philip Peace ha ricevuto dal Tribunale di Birmingham una nuova formale accusa per omicidio colposo.
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Per il padre anche l’aggravante della giovanissima età della neonata e del legame di parentela con lei. Per lui il verdetto finale sarà deciso tra qualche mese, le porte del carcere sembrano però scontate.