Un uomo, affetto da disturbi mentali, avrebbe in numerose occasioni aggredito la madre sottoponendola a brutali torture: credeva fosse un alieno.
Al momento dei fatti aveva 33 anni, l’uomo che avrebbe aggredito la madre ritenendo che la donna non fosse umana, bensì un alieno. Il paradossale convincimento, dettato da un disturbo mentale, avrebbe portato il giovane a rendersi responsabile di un brutale attacco che avrebbe quasi ucciso la donna. Per quanto accaduto, il 33enne sarebbe stato giudicato dalla Corte come incapace di intendere e di volere, e pertanto assolto.
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Australia, tortura la madre credendo fosse un alieno: 33enne dichiarato incapace di intendere e di volere
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La avrebbe infilata in un congelatore e poi cosparsa di benzina tentando di darle fuoco. Questo è parte di quanto posto in essere da un giovane di 33 anni ai danni della madre che nel corso dell’attacco le avrebbe altresì perforato un polmone con un manico di scopa. A spingerlo la convinzione per cui la donna fosse un alieno. Una follia, riporta la reazione del sito Nzherald.co.nz, dettata da un disturbo mentale questo quanto stabilito dalla Corte di Adelaide, nell’Australia meridionale, che avrebbe assolto il ragazzo per manifesta incapacità di intendere e di volere. La perizia psichiatrica a cui il 33enne era stato sottoposto ha rilevato come alla base dell’attacco potesse esserci una “componente sessuale”.
Il giudice chiamato ad esprimersi sul caso ha statuito che il ragazzo era affetto da schizofrenia e che nel momento dell’assalto era in preda ad una crisi psicotica. Stante la natura del reato la Corte ha stabilito che le identità di imputato e della vittima rimanessero secretate. Secondo la ricostruzione effettuata dal giudice, pare che madre e figlio fossero da soli in casa quando si sarebbero verificati i fatti. La donna si sarebbe recata in dispensa per prendere del pane congelato quando il 33enne l’avrebbe assalita alle spalle tentando di infilarle la testa nell’elettrodomestico.
La madre si sarebbe riuscita a divincolare, ma il ragazzo avrebbe reagito sferrandole diverse pugni in faccia e cospargendola di benzina. Per istinto di sopravvivenza la donna avrebbe iniziato a correre per tutta la casa, cercando di sfuggire al figlio. Stremata, però, si sarebbe accasciata al suolo e da quel momento in poi non avrebbe ricordato più nulla.
Stando a quanto riporta Nzherald.co.nz, la donna avrebbe dichiarato che al momento dell’attacco il figlio era come assente, i suoi occhi completamente vuoti. Più volte le avrebbe ripetuto: “Sei un’aliena, cosa hai fatto a mia madre?“.
Dopo mezz’ora dalla brutale aggressione in casa sarebbe rientrato il padre del ragazzo nonché marito della vittima. Dinnanzi a lui una scena dell’orrore: la donna tumefatta era priva di seni in bagno, avvolta dalla carta igienica e grondante di sangue. La bocca ed il collo strette da scotch. Immediatamente sarebbero stati allertati i soccorsi che avrebbero trasportato la donna d’urgenza in ospedale mentre il ragazzo sarebbe stato trovato in uno yacht club in stato confusionale e tratto in arresto.
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Sottoposto ad una perizia psichiatrica il medico avrebbe rilevato che il 33enne non aveva assunto i farmaci prescritti per tenere sotto controllo la sua schizofrenia.