Il sommacco siciliano, una pianta incredibilmente bella, il cui frutto è una spezia che viene usata nella cucina mediterranea e medio orientale per condire piatti molto celebri e succulenti come il kebab. Non solo, il sommacco siciliano è una spezia particolarmente benefica per l’organismo grazie al suo potere antiossidante.
In questo articolo ti spiegheremo cos’è, da dove viene e qual è la storia del sommacco siciliano e ti mostreremo anche come potrai utilizzarlo in cucina, per arricchire i tuoi piatti, e per preparare una bevanda miracolosa contro il mal di stomaco.
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Il sommacco siciliano il cui nome scientifico è “Rhus coriaria” è una pianta appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae.
Si tratta di un arbusto che può raggiungere altezze fino a tre metri con foglie pennate, fiori di colore giallo-verdastro riuniti in pannocchie. Fiorisce in maggio-agosto. I frutti dai quali poi si deriva la polvere che è una spezia sono rosso-bruni, velenosi se consumati freschi.
In Italia, il sommaco è presente nel Sud dal livello del mare sino fino a 800–1000 m di altitudine, spesso come relitto di antiche colture. In Sicilia è diffusa specialmente nelle province di Palermo e di Trapani.
Ma questa specie è diffusa anche in Europa meridionale, in Medio Oriente e in Nord Africa. Il sommacco era già noto agli Egizi e ai Greci che lo impiegavano come mordente della tintura dei tessuti cui conferiva una gamma di belle tonalità dal verde all’azzurro.
Veniva utilizzato infatti in cucina fin da epoca romana impiegando le drupe mature seccate grattugiate sui cibi oppure infuse nell’acqua, che gli conferivano un gusto acidulo, più delicato del limone.
Tuttavia, la diffusione e la fortuna del sommacco in gastronomia si debbono alla cucina araba medievale che ne faceva un largo uso. Infatti, il termine sommacco deriva dall’arabo “summāq” cioè un piatto complesso dell’alta cucina islamica.
Oltre a essere una spezia molto comune in Sicilia, il sommacco è usato da libanesi e siriani per insaporire il pesce. In Iraq e Turchia viene aggiunto alle insalate mentre gli iraniani vi condiscono il kebab.
In Sicilia il sommacco è usato per insaporire zuppe di lenticchie, ripieni per il pollo e salse di yogurt. Con il timo e il sesamo forma la miscela impiegata nel Nordafrica, in Turchia e in Giordania come condimento delle carni.
Il sommacco è profondamente legato all’antica ricorrenza persiana del “Nawruz”. Questa festa, ancora oggi molto sentita in Iran e in altre nazioni del Medio Oriente, ha origini antichissime.
Ogni anno, circa tre settimane prima dell’equinozio di primavera, migliaia di persone si preparano alla celebrazione. Dopo aver pulito a fondo le loro case viene allestito uno spazio sul quale espongono sette alimenti che iniziano con la lettera “S” e tra queste, c’è anche il sommacco.
Nella stessa area una tisana di sommacco è considerata ancora efficace rimedio contro i disturbi gastrointestinali. Infine, un tempo dalla corteccia e dalle foglie della pianta si estraevano i tannini impiegati in tintoria e nel processo di concia delle pelli.
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La Rhus coriaria, come vi abbiamo già spiegato, è l’unica specie di Rhus che può essere impiegata come alimento, adottando alcuni accorgimenti perché i frutti di tutte le varietà di Rhus sono infatti tossici quando vengono consumati freschi.
Per evitare questo problema, i frutti della Rhus coriaria o sommacco siciliano vengono raccolti poco prima della maturazione e lasciati essiccare affinché perdano completamente la loro tossicità.
Macinando i frutti del sommacco si ottiene una polvere molto pregiata e delicatamente profumata di limone usata per insaporire piatti a base di pesce e di carne ma anche per preparare tisane e decotti benefici per l’organismo.
Il sommacco contiene acqua, proteine, fibre, carboidrati, ceneri, grassi ed olio essenziale in cui si trova la maggior parte delle sostanze con proprietà terapeutiche. Si tratta di una buona fonte di minerali e contiene fosforo, potassio, rame, ferro, zinco, magnesio, calcio e sodio.
Il sommacco ha proprietà anti ossidanti vista la sua presenza di acido gallico molto utile a combattere i danni causati dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare. Così il sommacco può aiutare a prevenire diverse malattie.
Questa pianta è stata molto studiata nel tempo. I risultati hanno evidenziato l’altissima presenza di polifenoli. In seguito ad altre ricerche su questa spezia gli studiosi hanno ottenuto risultati positivi nell’abbassamento dei livelli di glucosio, principale colpevole del colesterolo cattivo.
In più, la polvere di sommacco ha delle proprietà antibatteriche e tradizionalmente questa veniva impiegata per risolvere disturbi gastrointestinali veniva assunto dunque per curare il normale mal di pancia.
Non è semplicissimo trovare il sommacco. In Sicilia è una spezia molto comune e si trova presso i negozi di alimentari ma nel resto d’Italia può essere acquistato nelle erboristerie più fornite o nei negozi specializzati online e il prezzo è di circa 50 euro al chilo.
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Il sommacco può essere utilizzato in polvere per insaporire fantastici piatti a base di pesce e di carne capace di dare un sentore agrumato.
Qui ti spiegheremo come realizzare un menù per valorizzare in modo speciale questa spezia e fare un figurone con i propri amici a cena.
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Il sommacco, questa antica e preziosa spezia, può essere utilizzata anche nella preparazione di tisane e decotti dai poteri anti ossidanti e calmanti. Infatti, secondo alcune credenze medio orientali il sommacco aiuta a calmare i dolori mestruali.
Preparare una tisana al sommacco è molto semplice. Come prima cose devi procurarti questa spezia e unirla in un filtro per tisane insieme con fiori secchi di camomilla. Metti a bollire l’acqua e quando arriverà a ebollizione spegni il gas e metti in infusione le erbe.
Copri il pentolino con un coperchio e lascia riposare la bevanda per venti minuti circa. Quando sarà trascorso quel tempo puoi bere la tisana. Se preferisci, ti consigliamo di dolcificare la tisana con del miele di acacia. Evita lo zucchero bianco raffinato.
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Come abbiamo già detto il sommacco può essere altamente tossico se consumato prima dell’essiccazione. Infatti, è proprio per questo che le bacche vengono lasciate seccare al sole e poi macinate.
Il sommacco, tuttavia, è una spezia benefica se consumata in modo morigerato. Se al contrario viene assunto in grandi quantità il sommacco presenta delle controindicazioni tra cui intossicazione, delirio, vertigini, danni al sistema renale e gastrointestinale.
Infine, consigliamo di evitare l’assunzione di sommacco durante la gravidanza e l’allattamento. Nei soggetti particolarmente allergici consigliamo invece di consultare il proprio medico di base.
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