Stop della Banca Europea ai combustibili fossili entro la fine dell’anno: taglio dei finanziamenti per raggiungere gli obbiettivi climatici prefissati.
Werner Hoyer, Presidente della Banca Europea per gli investimenti non ha utilizzato mezzi termini. Nel corso della consueta rassegna stampa annuale sugli obbiettivi raggiunti dall’Istituto, ha affermato: “Il gas è finito“. Una frase ad effetto, certamente, ma che racchiude in sé la nuova filosofia della BEI la quale entro la fine dell’anno chiuderà i rubinetti ai combustibili fossili.
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La BEI entro la fine dell’anno porrà fine a tutti i finanziamenti legati ai combustibili fossili. Una scelta necessaria, ha affermato il Presidente Werner Hoyer, che guarda realisticamente ad un prossimo futuro zero emissioni. Uno stravolgimento di assetti secolari, ma senza il quale non si potrebbero raggiungere gli obbiettivi sul clima prefissati.
L’Europa mira a raggiungere la neutralità climatica entro i prossimi trent’anni: vale a dire che nell’arco del prossimo decennio dovrà quantomeno dimezzare le sue attuali emissioni. Ambizioso, di certo, soprattutto se volgendo lo sguardo al quadro generale si scorge un quasi totale affidamento a tale energia da parte dei paesi Ue.
Eppure la BEI prosegue dritta per la sua strada, riporta la redazione di Climate Change News, e prevede che il 50% delle sue disponibilità saranno disposte in favore di energie sostenibili. Tradotto? 1 trilione di euro sarà destinato ad un’economia green entro il 2030. Piccolo strappo concesso solo alle centrali che producono energia elettrica ed emettono meno di 250gr di anidride carbonica per KWh. Gli investimenti andranno effettuati solo a favore di energie rinnovabili come l’idrogeno verde che già in altre parti del mondo ha preso largamente piede.
Non sono mancati note ed appunti da parte di altri organi come la CEE Bankwatch. Più precisamente il suo responsabile delle politiche Anna Roggenbuck avrebbe sottolineato come ancora nel settore trasporti vi sarebbe un sostegno ai veicoli con motore a combustione. Ed ancora come la BEI avrebbe finanziato aziende che nel loro “fatturato” posseggono molta CO2.
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A causa della pandemia da Covid-19, però, i piani green della BEI potrebbero subire delle battute d’arresto. Il Presidente ha, infatti, rilevato come quasi la metà delle aziende che avevano programmato investimenti sulle energie rinnovabili avrebbero rimodulato i loro piani per far fronte alla crisi.
M.S.
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