Come per tutte le sintomatologie legate al fisico anche la tiroide (ipotiroidismo) esistono alcuni cibi che ne alleviano gli effetti negativi
La tiroide è una ghiandola molto piccola posta sotto la gola ma nonostante la dimensione ridotta svolge un grande ruolo. Regola infatti alcuni dei principali processi metabolici dell’organismo e il consumo di energia, grazie all’azione di due ormoni, la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).
Il malfunzionamento di questa è indotto dall’ormone TSH che ne condiziona lo stato: quando è elevato, la tiroide funziona meno e si parla di ipotiroidismo, mentre quando i livelli del TSH si abbassano, la funzione tiroidea è eccessiva e si ha allora ipertiroidismo. Gli esami per il suo controllo da svolgere in caso di familiarità e da richiedere al medico sono quindi il TSH, FT3 e FT4.
Una tiroide definita “pigra”, che porta ad avere un metabolismo lento, si può contrastare con un’alimentazione mirata e innegabilmente equilibrata. L’ipertiroidismo, ovvero una super produzione di ormoni tiroidei, è un fenomeno molto meno presente almeno nel nostro Paese rispetto invece l’ipotiroidismo he causa una certa rigidità metabolica nel produrre i propri ormoni.
L’ipotiroidismo si può manifestare nel corso degli anni con:
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Non esiste una dieta standard contro l’ipotiroidismo in quanto le cause di questo malfunzionamento sono soggettive e mai univoche per tutti, però esiste un elemento fondamentale che aiuta a regolare il funzionamento della tiroide, lo iodio.
Il consiglio dei medici è quindi quello di consumare con una certa regolarità – sempre su consiglio di un nutrizionista – del sale iodato e i cibi che maggiormente lo contengono come pesce di mare, alghe, crostacei e molluschi. Altro elemento utile per la tiroide è il selenio contenuto nei cereali, carne e pesce molto utile per la sintesi degli ormoni tiroidei.
Per chi invece non amasse consumare pesce è possibile utilizzare il sale fortificato, cioè un alimento prodotto chimicamente in cui sono accresciuti i micronutrienti rispetto a quello libero in natura, presenta infatti ben trenta volte la quantità di iodio rispetto ad uno marino.
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Alcuni alimenti invece aumentano il fabbisogno di iodio e quindi vanno esclusi a priori oppure non mangiati crudi, o in vicinanza dell’assunzione di eventuali farmaci che curano l’ipotiroidismo: si tratta delle verdure crocifere quali cavoli, broccoli, cavolfiori, soia, semi di lino, rape, ravanelli, miglio e in generale i cereali integrali, caffè, latte e uova. Il consiglio di fondo è sempre la moderazione come in tutte le cose.
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