Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 22 gennaio, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus. Secondo i dati odierni, come riferisce, i casi di contagio complessivi sono saliti a 2.441.854 con un incremento di 13.633 unità rispetto a ieri. Prosegue il calo dei soggetti attualmente positivi il cui numero ammonta a 502.053 (-14.515), così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva: 2.390 in totale e 28 in meno di ieri. . Sale, invece, il dato relativo alle persone guarite giunte a 1.855.127 con un incremento di 27.676 unità. Purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono registrati 472 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime in Italia dall’inizio dell’emergenza a 84.674.
Nella giornata di ieri è stato aggiornato il bollettino dell’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia. Secondo i dati del Ministero della Salute, i casi di contagio erano saliti a 2.428.221. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 516.568, così come i ricoveri in terapia intensiva che risultavano essere 2.418 in totale. Salivano i guariti il cui numero era giunto a 1.827.451. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 521 decessi che portavano il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 84.202.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di 1 caso in quanto duplicato. Anche l’Emilia Romagna eliminava 3 casi dei giorni passati, in quanto giudicati non casi Covid-19. Infine, la Regione Valle D’Aosta comunicava che, in riferimento alla nota di mercoledì, dal totale dei casi confermati di ieri erano stati decurtati i 19 casi non confermati (comunicati mercoledì ma non decurtati dal totale).
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 21 gennaio: salgono i guariti in Italia
Il Ministero della Salute nella giornata di mercoledì ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia. Stando alla tabella sanitaria, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 2.414.166. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 523.553, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 2.461 in totale. Salivano i guariti il cui numero era giunto a 1.806.932. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime che portavano il totale a 83.681. La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 3 casi dei giorni precedenti in quanto giudicati non casi Covid-19 e 1 decesso non attribuibile al virus. La Regione Valle d’Aosta sottraeva 19 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 20 gennaio: i dati dell’epidemia in Italia
Oggi, venerdì 22 gennaio, alcune regioni italiane potrebbe cambiare collocazione nelle zone di rischio instituite dal Governo per limitare la diffusione del coronavirus. In giornata, difatti, è atteso il consueto monitoraggio che effettuano settimanalmente il Ministero della Salute, l’Iss ed il Cts.
In base a quanto emergerà dal report, la colorazione di alcune regioni, con le rispettive normative ad hoc, potrebbe variare. Secondo quanto riferisce la redazione de Il Corriere della Sera, Lombardia, Alto Adige e Sicilia dovrebbero rimanere in zona rossa sino al prossimo 31 gennaio, dato che per legge dovrebbero rimanervi per almeno due settimane.
La regione governata da Attilio Fontana, però, è in attesa della decisione del Tar dopo aver presentato ricorso per tornare in area arancione. Le 12 regioni collocate in zona arancione (Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto, e Valle D’Aosta, invece, dovrebbero rimanere arancioni.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, oggi il monitoraggio sulle regioni: cosa potrebbe cambiare
L’Ospedale Bambin Gesù di Roma, centro d’eccellenza italiano, ha pubblicato un report dai dati fortemente preoccupanti. Oggetto di studio l’effetto che la pandemia sta avendo sulla psiche dei più giovani. A causa dell’attuale frangente, pare che tra i ragazzi stiano aumentando i casi di autolesione e tentativi di suicidio.
Tali fenomeni avrebbero mostrato un aumento del 30% soprattutto nel corso del mese di ottobre dove le richieste di intervento in Pronto Soccorso sarebbero esponenzialmente cresciute. L’età dei pazienti si aggirerebbe tra i 12 ed i 18 anni. A causare questa drammatica impennata, lo stress da pandemia che avrebbe abbattuto i giovani privati della loro normalità. Dalla scuola agli incontri con gli amici, nulla è più come prima.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pandemia: aumentano i tentativi di suicidio da parte dei giovani
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