Un uomo è stato arrestato perché ritenuto presumibilmente responsabile di un omicidio: all’esito delle indagini della Polizia, però, sarebbe emerso molto di più.
Si chiama Kevin Gavin, l’uomo posto in stato d’arresto perché accusato dell’omicidio di una donna. La vittima, 78 anni, sarebbe stata rinvenuta all’interno del proprio appartamento strangolata con un cavo del telefono. L’uccisione sarebbe avvenuta a Brooklyn. All’esito delle indagini, però, la polizia avrebbe scoperto ben altro ed avrebbe avanzato l’ipotesi che Gavin possa essere un serial killer.
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Kevin Gavin è stato arrestato poiché individuato quale unico indiziato per la morte di una donna di 78 anni, Juanita Caballero. Il corpo di quest’ultima è stato rinvenuto lo scorso 15 gennaio, nel primo pomeriggio all’interno del suo appartamento sito in una struttura per anziani.
Ma come mai i sospetti si sarebbero immediatamente concentrati su di lui? Dietro la figura di Gavin si celerebbe un passato oscuro. L’uomo nel 2020 si era trasferito nello stesso complesso della vittima a seguito del decesso del fratello. Avrebbe iniziato a vivere nel suo appartamento e si sarebbe sempre reso disponibile per effettuare commissioni agli anziani. Tuttavia sulla sua teste pendevano già due indagini per omicidio, uno presumibilmente commesso nel 2019 e l’altro nel 2015.
Una circostanza su cui si sarebbe espresso, riporta la redazione ABC7, il capo della polizia Rodney Harrison il quale non riesce a spiegarsi il motivo per il quale l’uomo sia stato ammesso nel complesso. Aperte ora le piste sul movente che potrebbe aver spinto l’uomo a compiere il gesto. La più plausibile è che vi fossero state questioni economiche. Dei parenti della vittima avrebbero lanciato una pesante accusa alla polizia, additandola di aver sottovalutato la questione e non aver ben indagato sui primi omicidi.
A rinvenire il corpo di Juanita Caballero, il figlio. Quest’ultimo, riporta la ABC7, avrebbe trovato la porta di ingresso chiusa e che quando sarebbe riuscito ad aprirla avrebbe tentato di rianimare la donna. Purtroppo ogni tentativo sarebbe stato vano ed il medico legale avrebbe stabilito che la causa della morte sarebbe stata l’asfissia generata dal cavo strettole intorno alla gola.
La Polizia giunta sulla scena del crimine non avrebbe riscontrato alcun segno di effrazione e avrebbe constatato che nulla sarebbe mancato all’interno dell’appartamento.
I casi precedenti
Nel 2015 ad essere stata rinvenuta priva di vita Myrtle McKinney, una 82enne, che sarebbe stata trovata in casa riversa sul pavimento. In prima battuta gli inquirenti avrebbero propeso per una morte naturale, tuttavia, poco tempo dopo sarebbe stata operata una riqualificazione ad omicidio. Questo in quanto sulla nuca, il medico legale aveva rinvenuto una ferita e delle costole rotte. L’uomo sarebbe stato prontamente individuato dalla polizia ma nessuno avrebbe proceduto nei suoi confronti per mancanza di prove.
Nel 2019, un’altra donna sarebbe stata rinvenuta priva di vita. Si trattava di Jacolia James che venne ritrovata nel suo appartamento con una lesione alla testa ed al busto.
La polizia starebbe lavorando anche ad un quarto caso, che potrebbe essere collegato. Sempre nel 2019 Henry Higgins venne trovata morta. Ad oggi però non vi sono certezze.
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Le famiglie delle vittime chiedono giustizia e maggior sicurezza nelle strade. Questi crimini, a loro avviso, sarebbero dettati da una sottovalutazione da parte della Polizia.