Maradona, la scoperta dopo la sua morte: la perizia sconvolgente. Sono trascorsi un paio di mesi da quando è morto il famoso calciatore e ancora oggi si continua ad indagare
Sono trascorsi un paio di mesi da quando Maradona ci ha lasciati e ancora oggi si continua a parlare di questa sua improvvisa scomparsa. Peggiora sempre di più la posizione di Leopoldo Luque, il medico personale del calciatore che ha lo ha seguito dopo l’operazione che ha avuto al cervello prima che morisse. Dall’Argentina giunge che la perizia degli esperti calligrafici ha sottolineato una falsificazione delle firme di Diego da parte del neurochirurgo sudamericano.
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Morte di Maradona, dopo due mesi dalla sua morte la scoperta
Lo specialista ha dunque contraffatto diverse firme di Maradona con lo scopo di ottenere le dimissioni dall’ospedale, e in particolar modo, l’autorizzazione nel richiedere la cartella clinica. Questo significa che oltre alle indagini per inadempienza perché l’uscita dell’ospedale è avvenuta prima del previsto. Insomma, se il calciatore fosse rimasto dentro per più tempo e sotto controllo, magari non avrebbe riscontrato determinati problemi e non sarebbe andato incontro a morte certa. Ora spunta anche il reato di manipolazione di documenti privati per il quale, ovviamente, è prevista una pena dai sei mesi ai due anni.
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Il sospetto degli inquirenti è che l’intendo del medico era quello di nascondere qualche dettaglio scomodo, ma quale? Sono aperte le indagini riguardo a questo spiacevole accaduto: non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà.