Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 24 gennaio, comunicherà i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando ai dati odierni, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 2.466.813 con un incremento di 11.629 unità. Tornano in aumento i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 499.278 (+444), così come i ricoveri in terapia intensiva (+14) che ad oggi risultano essere 2.400. Il numero dei guariti è giunto a 1.882.074 con un incremento di 10.885 unità. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 299 morti nelle ultime 24 ore che portano il totale a 85.461.
Nella giornata di ieri sono stati resi noti i numeri relativi all’epidemia da Coronavirus in Italia tramite tabella sanitaria dal Ministero della Salute. Il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 2.455.185. Diminuivano i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 498.834 come anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 2.386 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 1.871.189. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 85.162.
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Il Ministero della Salute ha aggiornato nella giornata di venerdì, come di consueto, lo stato dell’epidemia da Coronavirus. Secondo i dati i casi di contagio complessivi erano saliti a 2.441.854. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi il cui numero ammontava a 502.053, così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva: 2.390 in totale. Saliva, invece, il dato relativo alle persone guarite giunte a 1.855.127. Purtroppo, saliva il bilancio delle vittime in Italia dall’inizio dell’emergenza giunto a 84.674.
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Domani, lunedì 25 gennaio, torneranno a scuola gli alunni di Liguria, Marche, Umbria, Campania e Lombardia. In merito alla Regione di Attilio Fontana, tornata in zona arancione, è necessaria una specifica. Considerato il brevissimo preavviso con cui è stata comunicata la notizia, la Prefettura avrebbe concesso una deroga agli Istituti accordando una, seppur breve, deroga. Il 50% delle lezioni in presenza avrà il via nel momento in cui le strutture scolastiche saranno pronte. In particolare si parla delle scuole superiori, mentre le medie potranno ripartire già da domani. Quanto alla Campania, dallo scorso 21 gennaio avevano fatto rientro gli studenti di quarta e quinta elementare, da domani riprenderanno le medie. Dovranno invece attendere i giovani delle superiori.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Riapertura scuola, le Regioni che domani torneranno sui banchi
Desta non poche preoccupazioni il rallentamento sulla distribuzione delle dosi di vaccino annunciato dalla Pfizer. Sul punto si è espresso il Premier Giuseppe Conte il quale ha spiegato agli italiani cosa stia accadendo nel dettaglio. A seguito della comunicazione della casa farmaceutica, le Regioni hanno dovuto bloccare le somministrazioni per assicurare che possano essere effettuate le operazioni di richiamo. Le dosi in possesso degli Enti preposti, infatti, dovranno essere conservate per consentire a chi è già stato sottoposto a vaccino di poter completare il ciclo. Eppure le brutte notizie pare possano riguardare anche la AstraZeneca la quale avrebbe parlato di una netta diminuzione della dosi da distribuire. Se questa notizia fosse confermata, ha chiosato Conte, l’Italia riceverebbe solo 3,4 milioni di dosi in luogo delle 8 pattuite.
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I ritardi nella distribuzione dei vaccini hanno costretto il Governo a rimodulare il piano. Una decisione quella unilateralmente assunta da Pfizer ed AstraZeneca che hanno, a buona ragione, alterato il Premier Conte il quale ha definito il tutto letteralmente inaccettabile.
Contro la Pfizer l’Esecutivo ha già annunciato un’azione legale. In primis una diffida e poi una denuncia alla Procura per un possibile danno alla salute. Infine, ricorso alla Corte Europea.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid, pronta la diffida contro Pfizer per i tagli ai vaccini
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Nella giornata di domani, intanto, l’UE avrà un incontro con la AstraZeneca per fare il punto della situazione: comprendere il piano e redigere un programma efficace di distribuzione.
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