Il messaggio del celebre attore Carlo Verdone indirizzato al Governo e la volontà di sensibilizzazione volta alla tutela dei ristoratori.
La voce rassicurante dell’attore e regista di origini romane, Carlo Verdone, non si smentisce mai. Sul grande schermo come negli interventi di pura umanità. Esempio lampante è quello tenutosi recentemente in occasione di un webinar organizzato dall’ATAC. Un momento di riflessione in cui l’attore cerca di concentrarsi sull’attuale situazione di difficoltà, ma senza tralasciare le sue sostenibili chiavi di volta.
“Sono preoccupato per gli esercenti che non ce la fanno più“, ha esordito Verdone ponendo la sua attenzione sui dilaganti problemi economici, parzialmente ma non sufficientemente, presi in carico dallo Stato. I sussidi non sembrano infatti bastare a coloro che stanno cercando di portare avanti le proprie attività poggiando le basi soltanto sui propri sforzi e sacrifici.
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Il messaggio di Carlo Verdone e l’ondata di speranza
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Si apre con positività però lo sguardo dell’artista su questo fiorente 2021. Mentre si spera collettivamente che il vaccino faccia il suo corso ed i contagi diminuiscano, parlando del tanto atteso ritorno in sala, Verdone ammicca: “In primavera qualcosa succederà“. In effetti pare che presto i cinema riapriranno e potranno ospitare soltanto la metà degli spettatori, ma questa, data la odierna situazione, sembra già essere una conquista.
“C’è voglia di condivisione e di aggregazione“, aggiunge in seguito Carlo. Sfatando il dilagante mito per cui finita la pandemia nulla nelle sale potrà tornare come prima. Invece, secondo il suo parere i veri appassionati non abbandoneranno mai il loro “rituale”, così come il suo piacevole contorno. Verso la conclusione si lascia sfuggire un’osservazione sulle serie tv adesso tanto in voga tra i giovani, adolescenti devoti agli eroi della Marvel e che forse andrebbero educati agli ideali del cinema d’autore. Perciò la delucidazione per cui si dovrebbe “insegnare il cinema nelle scuole“.
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Pur riconoscendo i punti di forza delle nuove creazioni, come ad esempio l’attenzione impeccabile alla fotografia, definisce le nuove serie come un prodotto realizzato forse a “troppe mani”, in cui manca la vera essenza del suo autore. Adesso si attende soltanto che il suo nuovo film, fermo da tempo, possa finalmente attecchire sul grande schermo.