Tumore al seno, evita la chemio con i test genomici rimborsabili

I test genomici stabiliscono l’efficacia della chemio nel trattamento del tumore al seno. La campagna “Chemio, se posso la evito”, lanciata dall’organizzazione no-profit Europa Donna, punta a renderli disponibili e rimborsabili in tutta Italia.

Cancro al seno
Cancro al seno – Foto dal Web

I test genomici sono fondamentali per le donne affette da tumore al seno. Si tratta di un tipo di esame capace di prevedere l’aggressività del cancro già allo stadio iniziale. Insieme all’esame istologico consente al quale il medico di avere più parametri per valutare se e quando somministrare la chemioterapia.

Infatti non tutte le pazienti oncologiche rispondono allo stesso modo alla chemio, come spiega il sito di Europa Donna: “Il tumore al seno è un insieme di patologie estremamente complesse, ognuna delle quali comporta alterazioni differenti basate sulla specifica biologia del singolo tumore e della singola donna. Ciò comporta che per alcune donne sarà più probabile sviluppare un tumore avanzato o rispondere a determinate terapie”. Nello specifico le donne con un cancro di piccole dimensioni e pochi linfonodi coinvolti non necessitano sempre di chemioterapia. Questi casi possono essere curati con terapie anti-ormonali, quindi evitando i forti effetti collaterali delle sedute di chemio.

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Test genomico: chi può farlo?

Tumori
I test genomici servono per trovare la giusta terapia per il tumore al seno

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Ci sono diverse caratteristiche da tenere in considerazione per sottoporsi a questo tipo di esame: la massa del tumore al seno non deve essere superiore a 5 centimetri; non devono essere più di tre i linfonodi coinvolti; il tumore deve essere del tipo HR+ o HER2. Il test viene eseguita da uno specialista, l’anatomopatologo, sul tumore asportato con l’intervento chirurgico. Dopo aver ottenuto i risultati delle analisi, sarà un’équipe multidisciplinare a valutare il percorso di cure più adatto alla paziente e quindi l’opportunità o meno di sottoporla a cicli di chemioterapia.

I test genomici in Italia: l’iter per renderli rimborsabili

Fino ad oggi soltanto la Lombardia, la Toscana e la provincia autonoma di Bolzano prevedono la rimborsabilità dei test genomici. Ma c’è una novità: con la legge di Bilancio 2021, il Governo ha stanziato un fondo di 20 milioni di euro annui per il rimborso spese per l’acquisto di questo tipo di esame. Tuttavia questo è solo il primo passo per la distribuzione dei test. I prossimi passaggi burocratici prevedono che il Ministero della Salute emani un decreto attuativo e che poi questo venga recepito dalle singole Regioni, le quali avranno il compito di distribuire le risorse alle strutture sanitarie presenti sul loro territorio.

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Campagna Chemio se posso la evito tumore al seno
La campagna “Chemio, se posso la evito” sul sito Europa Donna Italia

La campagna “Chemio, se posso la evito” di Europa Donna

L’associazione Europa Donna è un’organizzazione no-profit nata nel 1994, che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tumore al seno e di promuovere prevenzione, trattamento e ricerca su questa patologia. Per questo ha lanciato la campagna “Chemio, se posso la evito”, che prevede diverse iniziative – fra cui una raccolta firme e una social challenge – per diffondere la conoscenza di questi test e aiutare le donne che combattono col cancro. Infatti esistono diversi tipi di esami genomici a disposizione, utili a segnalare la possibilità che la malattia si ripresenti: ad esempio Oncotype predice il rischio a 10 anni di recidiva di tumori ormono-responsivi, mentre EndoPredict viene utilizzato per prevedere il rischio di recidiva per donne in pre- e post-menopausa.

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