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Come riconoscere se il cornetto ha il burro o la margarina? Scopriamo questo semplice trucco

A colazione gli italiani preferiscono di gran lunga il dolce al salato, ma come riconoscere se nel cornetto è stata usata margarina al posto del burro?

Colazione croissant (Foto di Jan Vašek da Pixabay)

Cornetto e cappuccino è la colazione preferita dalla maggior parte degli italiani, è quella marcia in più che fa partire la giornata con il piede giusto e con tanta dolcezza. Ma come capire se il cornetto al suo interno è stato fatto con burro oppure margarina?

Sempre più spesso infatti ci sono persone che sono intolleranti al latte e preferiscono la variante vegana, più digeribile e naturale. Alcune volte saper riconoscere la composizione del prodotto, per non evitare intossicazioni, però è essenziale.

Le differenze tra il burro e la margarina non si limitano soltanto alla composizione dei due alimenti, il primo di origine animale, mentre l’altra vegetale. Il loro uso quindi conferisce al prodotto finale caratteristiche diverse, sia da un punto di vista estetico, sia dal punto di vista del sapore e della consistenza del dolce.

Inoltre bisogna puntualizzare che quando si parla di margarina ci troviamo di fronte ad un prodotto raffinato dell’industria alimentare fatto spesso dalla raffinazione di olii di scarsa qualità, principalmente olio di palma o di cocco. Il burro, invece, ha una composizione grassa dovuta alla lavorazione del latte d’alpeggio più o meno scremato.

In termini di Kcal siamo alla pari, la differenza la danno i grassi saturi, polinsaturi e monoinsaturi contenuti nel burro, vediamo nello specifico di cosa parliamo:

  • 100 grammi di burro contengono 717 Kcal, di cui 81 g di grassi, 215 mg di colesterolo, 0,1 g carboidrati (zuccheri), 0.9 g proteine.
  • 100 grammi di margarina contengono invece 717 Kcal, di cui 81 g di grassi, 0 mg di colesterolo, 0 g carboidrati (zuccheri), 0,2 g proteine.

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Il trucco per capire se il cornetto è con burro o margarina

Burro (Foto di Markus Spiske da Pixabay)

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Secondo quest’ultima puntualizzazione quindi i cornetti al burro sembrerebbero facciano meno male rispetto a quelli con margarina. Ognuno però è libero di fare le proprie scelte anche alimentari e decidere come cibarsi seguendo il proprio credo etico e salutistico.

In Italia spesso, erroneamente si confonde, usando i nomi in modo alternativo, croissant, brioche e cornetto, tutti con la presenza del burro tra gli ingredienti in lista. Per i prodotti confezionati il modo migliore è leggere l’etichetta. Mentre per quelli freschi che possiamo consumare comodamente al bar oppure acquistare in panetteria il trucco è molto semplice.

Lo stratagemma è quello di spezzarlo a metà e osservare attentamente la pasta lievitata: se risulta alveolata di un bel colore biondo dorato sarà fatta con il burro, in caso contrario sarà prodotto con margarina.

Attenzione però a non confondere il giallo del burro con l’eccessiva dose di uova nell’impasto. Sempre meglio fare anche la prova olfattiva che saprà sicuramente dare la certezza sull’uso di un ingrediente rispetto ad un altro. Inoltre il rivenditore dovrebbe essere in grado in ogni situazione di rispondere alle esigenze specifiche della sua clientela.

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Cornetto (Foto di PublicDomainPictures da Pixabay)

Il burro però è indiscutibilmente un ingrediente basilare di questa amatissima leccornia, ottima da consumare anche come merenda. Sono anche moltissime le altre preparazioni dolci che prevedono la doppia scelta burro-margarina. Ad esempio nella pasta frolla dove entrambi creano un impasto friabile e croccante, adatto ad accogliete creme e glasse succulente.

 

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