Le dimissioni del premier Giuseppe Conte, previste per oggi, aprono il varco ad una serie di incombenze istituzionali
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Previste per oggi le dimissioni di Giuseppe Conte: il premier dal Consiglio dei Ministri si recherà al Colle per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La già avviata crisi di Governo non è riuscita dunque a sanarsi e, a questo punto, sarà il Quirinale a dover avviare una serie di procedure istituzionali.
Tre le possibili azioni di Mattarella: conferire un “mandato esplorativo” ad un personaggio istituzionale, al presidente del Consiglio uscente oppure aprire proprie consultazioni con i presidenti delle Camere e il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.
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Governo: dopo le dimissioni di Conte, le possibili azioni di Mattarella
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Ormai prossime le dimissioni di Giuseppe Conte che oggi si recherà a Quirinale per rimettere l’incarico al Presidente della Repubblica, Mattarella. Quest’ultimo dovrà avviare un iter istituzionale che prevede il conferimento di un mandato esplorativo ad un personaggio istituzionale o al presidente del Consiglio uscente. Un’atra opzione sarà quella di avviare delle consultazioni, con i rappresentanti di Camera e Senato e il Presidente emerito della Repubblica, Napolitano, per orientarsi in merito alla nomina di un nuovo presidente del Consiglio o di un mandato esplorativo ulteriore.
Si tratta naturalmente di ipotesi che andranno verificate e, se nessuna di queste procedure risulterà efficace per risolvere la crisi, si potrebbe decidere di sciogliere le Camere e procedere con le elezioni.
Nel frattempo, l’attività parlamentare si bloccherà, salvo che per atti urgenti e il governo attualmente in carica smaltirà gli “affari correnti”; quanto alla relazione da parte del ministro della Giustizia – alla quale seguirà il voto – dovrà effettuarsi, secondo la legge, entro il ventesimo giorno dall’inizio di ciascun anno giudiziario e sarà perciò previsto alla Camera per il prossimo 27 gennaio.
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A prescindere da quali saranno le decisioni di Sergio Mattarella, resta indiscutibile l’urgenza di trovare, il prima possibile, una soluzione.