Per l’omicidio cruento di Roberta Siragusa spuntano nuove testimonianze degli amici, sembra che il fidanzato la picchiasse già da tempo
La famiglia della giovane 17enne Roberta Siragusa non si dà pace per la morte della figlia avvenuta pochi giorni fa a Caccamo, Palermo. Un’indagine complicata sotto molti punti di vista, come ha spiegato lo stesso procuratore Cartosio: “E’ immenso il dolore per una ragazza di 17 anni che verosimilmente è stata vittima di un omicidio“.
“I genitori ed il fratello sono scioccati e increduli – racconta invece l’avvocato Giuseppe Canzone – chiedono giustizia e si affidano agli inquirenti, perché sia fatta giustizia, per un gesto così crudele e atroce. Ora è tanta la disperazione, ringraziamo i carabinieri di Palermo, che hanno messo a disposizione dei familiari uno psicologo“.
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Palermo, Pietro picchiava Roberta già da tempo e gli amici sapevano
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Mentre il ragazzo è ancora fermo in Questura, spuntano anche altre segnalazioni da parte degli amici di Roberta, sembra infatti che Pietro Morreale la picchiasse già da tempo: “La scorsa estate era arrivato anche alle mani – confessa un’amica – avevo visto Roberta con un occhio nero. I litigi erano proseguiti, poi di recente sembrava essere tornato il sereno“.
Gli amici della coppia sui social però danno libero sfogo e scrivono che era una tragedia annunciata, “Una tragedia quasi annunciata, “Si sapeva che avrebbe fatto questa fine”, “lui la maltrattava”. Ora gli inquirenti stanno interrogando anche tutti i ragazzi che sapevano qualcosa e che sono stati zitti finora, il giallo deve avere una fine in qualche modo, anche se la tragedia è già stata consumata.
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Il Corriere della Sera invece riporta le parole della madre di Roberta, scioccata per aver ospitato in casa per anni un assassino, di averlo avuto a cena e accolto come un figlio, “Stava sempre con noi Pietro”, dice. “Da un anno e mezzo, uno di famiglia. Spesso qui a tavola. Lo conoscevamo bene. Ci chiediamo se davvero abbiamo nutrito l’assassino della nostra bambina”.