Sembrano identici ma cornetto, croissant e brioche hanno origini ed ingredienti molto diversi tra loro. Cerchiamo di capire in cosa differiscono
Sappiamo tutti che in Italia la colazione è dolce, diversamente dalla maggior parte dei Paesi al mondo in cui invece si preferisce consumare un pasto più spartano e tendenzialmente salato. In Italia la colazione è sacra, il momento principale della giornata in cui gustare cappuccino e cornetto a Napoli, cappuccino e brioche a Milano che però non sono uguali a cappuccino e croissant che invece troviamo principalmente in Francia. Ma qual è la differenza tra queste tre leccornie che chiamiamo troppo spesso alternando in modo confuso i nomi come se fossero sinonimi?
In realtà né l’origine, né tantomeno gli ingredienti li fanno assomigliare tra loro, anche se nel nostro immaginario uno vale l’altro. Cerchiamo di fare chiarezza per poter poi scegliere consapevolmente uno specifico prodotto quando poi saremmo al bar o in panetteria, ma anche per poter vivere appieno la nostra storia enogastronomica fatta di sfumature e ricordi visivi e olfattivi.
Curiosità legata al sodalizio tra caffè e questi tre peccati di gola: sembra che dopo la sconfitta a Vienna, i turchi una volta lasciata la città (1683), abbandonarono di fretta i sacchi del loro prezioso caffè in città, che bruciando sotto il fuoco dell’artiglieria sprigionò un fortissimo aroma. L’ufficiale polacco Jerzy Franciszek Kulczycki, ebbe la lungimirante idea di aprire poco dopo la prima caffetteria viennese ed il sodalizio kipfer (cornetto) e caffè venne spontaneo.
LEGGI ANCHE -> Come riconoscere se il cornetto ha il burro o la margarina? Scopriamo questo semplice trucco
LEGGI ANCHE -> Dopo la pizza da bere esce la nuova trovata dello chef Valerio Braschi
Il cornetto all’italiana deriva da un dolce tipicamente viennese, il kipfel, una specialità che viene spesso gustata sia dolce che salata, e dalla caratteristica forma di mezzaluna. Pare che il kipfel sia arrivato in Italia nel 1683, periodo di scambi commerciali tra la Repubblica di Venezia e Vienna, poi trasformato dalle mani dei pasticceri veneti.
La dimostrazione che il croissant francese è nato ben dopo, lo dimostra il fatto che in quel Paese il dolce è noto anche con il termine di “viennoiserie”. La differenza con gli altri due lievitati sta negli ingredienti. Infatti il cornetto si prepara con farina, latte, uova, zucchero, sale, burro e lievito e può essere servito vuoto o farcito con creme o marmellate.
Il croissant nasce ufficialmente intorno al 1838 con la Boulangerie Viennoise (per l’appunto) di Parigi, mentre il termine viene introdotto nel 1863 per la prima volta nel “Dictionnaire de la langue française”. Questo, a differenza del nostro cornetto, ha praticamente gli stessi ingredienti, tranne le uova, per cui ha maggiore retrogusto di burro sia al palato che al naso. In entrambi i casi la qualità delle materie prime è però la cosa fondamentale.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
La brioche è un dolce di origini francesi preparato con burro e zucchero (in maggiori quantità rispetto ai due precedenti), farina, uova, lievito, acqua e strutto. Ha una forma è tondeggiante e spesso presenta una pallina di impasto sulla superficie. Se ci pensate anche le classiche brioche siciliane hanno il tuppo, però a differenza dei cugini francesi sono servite calde a colazione con granita e gelato.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…