Il campione del Milan Zlatan Ibrahimovic getta acqua sul fuoco dopo la brutta lite in campo con l’avversario Romelu Lukaku, e twitta: “Nel mondo di Zlatan non c’è spazio per il razzismo”
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Nel calcio di liti in campo se ne vedono spesso. Ma in tempi normali – con i cori dagli spalti e i suggerimenti urlati dalla panchina – i giocatori si lanciano epiteti più o meno pesanti senza che i telespettatori possano capire appieno i contenuti degli scambi. Invece ieri sera, sul finire del primo tempo del derby di Milano, quando Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku hanno cominciato a discutere le loro parole sono risuonate nello stadio vuoto fino alle case dei tifosi.
Insulti e offese che per poco non hanno portato alla rissa in campo. Il campione del Milan avrebbe apostrofato Lukaku dicendo: “Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m***, piccolo asino” e il nerazzurro avrebbe replicato a tono. L’arbitro li ha ammoniti entrambi, ma ormai le loro frasi avevano fatto il giro del web. Ibrahimovic -evidentemente innervosito dall’accaduto – ha poi collezionato un altro cartellino giallo ed è stato espulso. Una volta negli spogliatoi ha chiesto scusa ai compagni di squadra, ma ormai il dado era stato tratto. Zlatan è stato accusato di razzismo sui giornali e sui social e oggi ha provato a ridimensionare l’accaduto con una serie di tweet.
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Ibrahimovic twitta: “Nel mondo di Zlatan non c’è spazio per il razzismo”
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Ibrahimovic ha scelto di riproporre sulla sua pagina un video che qualche tempo fa era diventato virale, come simbolo di unione fra etnie diverse: due bambini – uno bianco ed uno di colore – che si corrono incontro per abbracciarsi. “Nel mondo di Zlatan non c’è posto per il razzismo – ha scritto poi l’attaccante svedese – Siamo tutti della stessa razza, tutti uguali. Siamo tutti giocatori e qualcuno è meglio di altri”.
Non certo le scuse che qualcuno si sarebbe aspettato, ma di sicuro una risposta in pieno stile Ibra. D’altronde il campione svedese è famoso per non avere un carattere facile e per le sue sfuriate in campo.
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Da parte sua il tecnico rossonero Stefano Pioli prova a giustificare così l’attaccante: “Il battibecco ha influito, la prima ammonizione ha causato l’espulsione. Sono adulti e vaccinati, non so che cosa si siano detti, può capitare. Ibra ha chiesto scusa da grande campione qual è. Bisogna passarci sopra e pensare alla prossima partita”.