La salvia è un’erba aromatica dal profumo molto intenso e dal sapore incredibilmente buono. In cucina viene usata per aromatizzare moltissimi piatti della tradizione e anche dei piatti raffinati. Tuttavia, la salvia è una pianta ricchissima di sostanze nutritive ed è molto utile in caso di intestino irritabile, disturbi mestruali ma non solo.
In questo articolo ti spiegheremo come curare la salvia in vaso e qual è la sua storia. Ti mostreremo inoltre quali sono i benefici che può apportare al tuo organismo e come può essere usata in cucina per valorizzare i tuoi piatti.
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La salvia è una piata aromatica che fa parte della famiglia delle Lamiaceae, la stessa famiglia della quale fanno parte il timo e la menta.
La salvia può essere coltivata tranquillamente in un vaso con del terriccio universale ben drenato. Tuttavia, queste piante possono nascere spontaneamente e raggiungere altezze di circa un metro.
Il portamento è erbaceo annuale o perenne, ma anche arbustivo. Si tratta di una pianta erbacea, a ciclo biologico perenne. Ha delle radici molto robuste e resistenti e un fusto semplice e ramificato.
Esistono circa 900 tipologie di specie di salvia che prediligono habitat freddi. Infatti, la salvia si adatta bene al clima delle foreste o montagnosi. La distribuzione di questa pianta aromatica è cosmopolita.
Infatti si può trovare in Asia centrale e anche in Sud America. In Europa si trova ovunque, esclusa la Scandinavia. La salvia è presente inoltre nella Transcaucasia, Anatolia, Asia mediterranea e Africa del nord.
Della ventina di specie presenti sul territorio italiano, tuttavia, circa nove si trovano in tutto l’arco alpino.
L’origine della salvia però è relativo al bacino del Mediterraneo. Ha origini veramente molto antiche perché veniva già utilizzata già dagli antichi romani e dai greci per merito delle sue proprietà curative.
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La salvia, come ti abbiamo già accennato, è una pianta dalle mille risorse. E’ ricca di sostanze nutritive e viene usata a scopo medicinale per curare moltissimi disturbi.
Alcune specie hanno applicazione nell’alimentazione o in erboristeria. Altre specie, in particolare Salvia divinorum, contengono sostanze allucinogene. Infine, molte specie hanno usi esclusivamente ornamentali.
I principi attivi della Salvia sono come prima cosa l’olio essenziale che contiene sostanze importantissime dalle proprietà antisettiche.
Poi c’è la salvina e la picrosalvina che sono principi amari che agiscono sull’apparato gastro-intestinale, l’acido carnosico che è anche antiossidante ed anti-infiammatorio.
In più, gli acidi fenolici tra cui l’acido caffeico, l’acido rosmarinico, l’acido clorogenico e l’acido ferulico stimolano la cistifellea e insieme ai flavonoidi hanno un’azione antiossidante ed estrogenica.
Tuttavia, le proprietà farmacologiche della salvia sono state sfruttate nei secoli. Da quella antisettica a quella digestiva, diuretica, balsamica, ipoglicemica ed estrogenica ecco tutti i fantastici poteri contenuti in questa pianta così preziosa.
In più, la salvia insieme alla soia è uno degli alimenti a più alto contenuto di fitoestrogeni. Da ciò derivano proprietà antiidrotiche capaci di ridurre la sudorazione. In questo caso, infatti, è utile per chi ha sudorazioni abbondanti alle mani, ascelle, e piedi.
Ecco il motivo per il quale la salvia viene aggiunta a creme per il corpo, o deodoranti per aiutarci a limitare la sudorazione. Inoltre può diminuire la sudorazione notturna dei convalescenti e delle donne in menopausa.
Alla salvia è tradizionalmente attribuito un effetto sbiancante, un potere di pulire la placca e lenire il dolore nella bocca, al pari di un blando anestetico infatti con la salvia molto spesso vengono realizzati dentifrici e colluttori fai da te.
Come abbiamo detto, però, tra i poteri maggiori della salvia c’è quello antisettico o per meglio dire microstatica cioè in grado di ridurre i batteri cattivi. Utile, quindi, per le vie respiratorie, il sistema gastrointestinale e l’apparato uro-genitale femminile.
Infatti, bere una tazza di tisana alla salvia (di cui ti parleremo tra poco) serve a prevenire e curare le problematiche alle vie respiratorie, come laringiti, faringiti, tracheiti e non solo. La salvia può anche aiutare a mantenere una flora batterica efficiente.
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Come ti abbiamo già spiegato, la salvia è una pianta aromatica molto profumata e saporita che può andare a impreziosire i nostri piatti ma ti possiamo assicurare che in alcuni casi la salvia può diventare protagonista assoluta.
Adesso ti elencheremo alcune ricette molto sfiziose in cui la salvia gioca un ruolo fondamentale. Si tratta di piatti non molto difficili da preparare ma che ti permetteranno di fare un figurone con i tuoi ospiti.
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La salvia oltre ad essere usata a scopo medicinale e in cucina per preparare moltissimi piatti, dall’antipasto al dolce, è anche un’erba aromatica che può essere usata per preparare bevande e liquori dal sapore fantastico.
Tra questi c’è il liquore alla salvia e limone che oltre ad avere un sapore fantastico ha un potere digestivo di non poco conto. Ma come si prepara questo digestivo dal profumo incredibile e dal sapore intenso?
Preparare questo liquore è molto semplice ma non è un procedimento veloce perché la salvia deve stare in infusione per un po’ di tempo, almeno un mese affinché le foglie di salvia conferiscano sapore.
Inizia subito lavando il limone (rigorosamente bio) e le foglie di salvia. Con un panno di cotone asciuga delicatamente e con un pelapatate taglia solo la scorza del limone avendo cura di non tagliare la parte bianche che risulterebbe molto amara.
Metti la scorza di limone, le foglie di salvia e qualche chiodo di garofano in infusione in un barattolo capiente con dell’alcool alimentare. Conserva il barattolo in un luogo fresco e asciutto ma soprattutto buio.
Lascia il barattolo per circa 45 giorni avendo cura di sbatterlo di tanto in tanto. Quando sarà trascorso il tempo di infusione, filtra il liquore con un colino a maglie fitte. Versarlo o in una grossa bottiglia di vetro e mettilo in frigo.
Attenzione, può essere servito freddo di frigo o con qualche cubetto di ghiaccio, ma anche con aggiunta di acqua calda, per ottenere una bevanda corroborante e digestiva.
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La tisana alla salvia ha un potere digestivo e può essere benefica per il benessere dell’intestino. Il suo sapere inoltre è fantastico perché le foglie di salvia conferiranno all’acqua un gusto e un profumo inebriante.
L’infuso di salvia è molto semplice da preparare. Per renderlo ancora più profumato ti consigliamo di usare anche dei fiori di lavanda e la buccia di un limone non trattato. Intanto, ti spiegheremo come si fa.
Metti in un pentolino circa 250 ml di acqua e porta a ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la temperatura spegni il gas e metti in infusione cinque foglie di salvia, un paio di rametti di fiori di lavanda e un pezzettino di scorza di limone.
Dolcifica a piacere ma è sempre meglio non usare lo zucchero bianco raffinato ma il miele di acacia o di castagno. Copri il pentolino con un piccolo coperchio e lascia riposare per circa 10 minuti.
Trascorso il tempo di infusione, filtra il tutto e gusta l’infuso. Se non ami bere bevande calde puoi anche aspettare che si freddi e metterlo in una bottiglia e metterlo in frigo.
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La salvia, se assunta nelle dosi consentite, è considerata sicura. Quantità più elevate potrebbero però essere pericolose in caso di gravidanza o allattamento, diabete, malattie sensibili agli ormoni, problemi di pressione, convulsioni e interventi chirurgici.
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