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Tutte le proprietà benefiche della salvia e come viene utilizzata in cucina

La salvia è un’erba aromatica dal profumo molto intenso e dal sapore incredibilmente buono. In cucina viene usata per aromatizzare moltissimi piatti della tradizione e anche dei piatti raffinati. Tuttavia, la salvia è una pianta ricchissima di sostanze nutritive ed è molto utile in caso di intestino irritabile, disturbi mestruali ma non solo.

La salvia è una pianta aromatica molto profumata e saporita, ottima da usare in cucina ma anche molto utile per il benessere dell’organismo (Foto di congerdesign da Pixabay)

In questo articolo ti spiegheremo come curare la salvia in vaso e qual è la sua storia. Ti mostreremo inoltre quali sono i benefici che può apportare al tuo organismo e come può essere usata in cucina per valorizzare i tuoi piatti.

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La salvia, quali sono le sue caratteristiche e qual è la sua storia

La salvia è una pianta aromatica molto resistente e dalle origini antichissime (Foto di Mariya 💚 STAY SAFE ☘️ Take care of each other 🌍 da Pixabay)

La salvia è una piata aromatica che fa parte della famiglia delle Lamiaceae, la stessa famiglia della quale fanno parte il timo e la menta.

La salvia può essere coltivata tranquillamente in un vaso con del terriccio universale ben drenato. Tuttavia, queste piante possono nascere spontaneamente e raggiungere altezze di circa un metro.

Il portamento è erbaceo annuale o perenne, ma anche arbustivo. Si tratta di una pianta erbacea, a ciclo biologico perenne. Ha delle radici molto robuste e resistenti e un fusto semplice e ramificato.

Esistono circa 900 tipologie di specie di salvia che prediligono habitat freddi. Infatti, la salvia si adatta bene al clima delle foreste o montagnosi. La distribuzione di questa pianta aromatica è cosmopolita.

Infatti si può trovare in Asia centrale e anche in Sud America. In Europa si trova ovunque, esclusa la Scandinavia. La salvia è presente inoltre nella Transcaucasia, Anatolia, Asia mediterranea e Africa del nord.

Della ventina di specie presenti sul territorio italiano, tuttavia, circa nove si trovano in tutto l’arco alpino.

L’origine della salvia però è relativo al bacino del Mediterraneo. Ha origini veramente molto antiche perché veniva già utilizzata già dagli antichi romani e dai greci per merito delle sue proprietà curative.

Infatti, era considerata da greci e romani l’erba della salute. Il suo utilizzo era anche legato a miti e leggende. Basti pensare che doveva essere raccolta con un rituale particolare, senza l’intervento d’oggetti di ferro, indossando una tunica bianca con i piedi scalzi e ben lavati.
Nel medioevo, invece, la salvia era ancora considerata una pianta miracolosa, la più efficace di tutte le medicine il cui raggio d’azione era vastissimo. Devi sapere, infatti, che la parola salvia deriva dal latino “salvus” che vuol dire “salvare”.
L’uso della salvia in cucina inizia a diventare comune proprio nel Medioevo quando veniva somministrata con il cibo, come tutte le medicine del tempo.
Come dicevamo, la salvia è una pianta molto resistente e anche molto facile da coltivare. L’unica cosa veramente importante per farla durare a lungo è evitare i ristagni d’acqua dunque annaffiarla solo quando il terreno è totalmente secco.
Puoi iniziare con la semina in autunno. Durante l’inverno le piantine di salvia cresceranno e andranno spiantate, quindi messe in un vaso più grande o in giardino, all’inizio della primavera. La salvia preferisce climi caldi e secchi ma ama molto il sole e la luce.

 

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Tutti i benefici che apporta all’organismo la salvia

La salvia è un’erba aromatica ricca di proprietà e sostanze nutritive. Viene spesso usata nelle affezioni dell’apparato gastrointestinale (Foto di silviarita da Pixabay)

La salvia, come ti abbiamo già accennato, è una pianta dalle mille risorse. E’ ricca di sostanze nutritive e viene usata a scopo medicinale per curare moltissimi disturbi.

Alcune specie hanno applicazione nell’alimentazione o in erboristeria. Altre specie, in particolare Salvia divinorum, contengono sostanze allucinogene. Infine, molte specie hanno usi esclusivamente ornamentali.

I principi attivi della Salvia sono come prima cosa l’olio essenziale che contiene sostanze importantissime dalle proprietà antisettiche.

Poi c’è la salvina e la picrosalvina che sono principi amari che agiscono sull’apparato gastro-intestinale, l’acido carnosico che è anche antiossidante ed anti-infiammatorio.

In più, gli acidi fenolici tra cui l’acido caffeico, l’acido rosmarinico, l’acido clorogenico e l’acido ferulico stimolano la cistifellea e insieme ai flavonoidi hanno un’azione antiossidante ed estrogenica.

Tuttavia, le proprietà farmacologiche della salvia sono state sfruttate nei secoli. Da quella antisettica a quella digestiva, diuretica, balsamica, ipoglicemica ed estrogenica ecco tutti i fantastici poteri contenuti in questa pianta così preziosa.

In più, la salvia insieme alla soia è uno degli alimenti a più alto contenuto di fitoestrogeni. Da ciò derivano proprietà antiidrotiche capaci di ridurre la sudorazione. In questo caso, infatti, è utile per chi ha sudorazioni abbondanti alle mani, ascelle, e piedi.

Ecco il motivo per il quale la salvia viene aggiunta a creme per il corpo, o deodoranti per aiutarci a limitare la sudorazione. Inoltre può diminuire la sudorazione notturna dei convalescenti e delle donne in menopausa.

Alla salvia è tradizionalmente attribuito un effetto sbiancante, un potere di pulire la placca e lenire il dolore nella bocca, al pari di un blando anestetico infatti con la salvia molto spesso vengono realizzati dentifrici e colluttori fai da te.

Come abbiamo detto, però, tra i poteri maggiori della salvia c’è quello antisettico o per meglio dire microstatica cioè in grado di ridurre i batteri cattivi. Utile, quindi, per le vie respiratorie, il sistema gastrointestinale e l’apparato uro-genitale femminile.

Infatti, bere una tazza di tisana alla salvia (di cui ti parleremo tra poco) serve a prevenire e curare le problematiche alle vie respiratorie, come laringiti, faringiti, tracheiti e non solo. La salvia può anche aiutare a mantenere una flora batterica efficiente.

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Come usare la salvia in cucina per farla diventare protagonista

La salvia è un’erba aromatica gustosissima in grado di esaltare il sapore dei tuoi piatti ma anche di diventare protagonista assoluta (Foto di Thanks for your Like • donations welcome da Pixabay)

Come ti abbiamo già spiegato, la salvia è una pianta aromatica molto profumata e saporita che può andare a impreziosire i nostri piatti ma ti possiamo assicurare che in alcuni casi la salvia può diventare protagonista assoluta.

Adesso ti elencheremo alcune ricette molto sfiziose in cui la salvia gioca un ruolo fondamentale. Si tratta di piatti non molto difficili da preparare ma che ti permetteranno di fare un figurone con i tuoi ospiti.

  • Salvia fritta in pastella. Ecco, questo è proprio l’esempio di uno stuzzichino in cui la salvia è la protagonista indiscussa di un piatto. Fare la salvia fritta in pastella è molto semplice e veloce. Tuttavia ci sono dei piccoli accorgimenti che dovrai usare per fari in modo da ottenere una frittura asciutta e leggera. Inizia subito raccogliendo la salvia (circa 40 foglie) avendo cura di scegliere le voglie più belle e carnose. Lava le foglie di salvia per bene sotto l’acqua corrente e stendile su un canovaccio. Tamponale per bene facendo attenzione a non rovinarle. Nel frattempo che le foglie si asciugheranno per bene passiamo alla preparazione della pastella alla birra. In una ciotola metti 100 grammi di farina tipo 00. Aggiungi alla farina 200 ml di birra fredda poco alla volta e mescolando con una frusta avendo cura di non far formare grumi. Mescola per bene facendo in modo da ottenere una pastella liscia e omogenea. Poi aggiungi sale e pepe nero o, se lo preferisci, un’altra spezia di tuo gradimento come il curry o la paprika. A questo punto in un pentolino metti a scaldare l’olio di semi, controllando che raggiunga la temperatura di 170° con l’aiuto di un termometro da cucina. A questo punto intingi le foglie di salvia nella pastella e friggile pochi pezzi alla volta facendo attenzione a non farle attaccare l’una con l’altra. Quando saranno cotte adagiale su della carta assorbente e fai una spolverata di sale poco prima di servire.
  • Conchiglie con ragù di salvia. Questo è un piatto molto semplice da preparare ma soprattutto molto veloce. Giusto il tempo di mettere l’acqua per la pasta e il piatto è pronto. Vediamo subito come fare per cucinare questo piatto a regola d’arte. Come prima cosa metti l’acqua per la pasta in un tegame. Poi prendi un mortaio (o un mixer se vuoi essere piatto veloce) e mettici dentro uno spicchio d’aglio privato dell’anima, delle mandorle secche, un filetto d’acciuga, delle foglie di salvia, olio extra vergine di oliva e del formaggio grattugiato meglio de Grana Padano dop. Inizia a pestare o mixa fino a quando non avrai ottenuto una crema liscia e omogenea. Poi butta la pasta e quando sarà cotta scolala e versala in un recipiente in cui metterai anche il pesto di salvia. Amalgama bene e aggiungi dell’altro Grana Padano e dei cubetti di mozzarella per avere un effetto “filante”. Infine impiatta e gusta.
  • Frittata di salvia. Ecco un piatto molto semplice da cucinare e soprattutto veramente gustoso e profumato. La frittata alla salvia è la cosiddetta ricetta della nonna perché veniva realizzata un tempo, soprattutto nelle zone di campagna, e i contadini la mettevano in un panino e la portavano a lavoro nei campi. Vediamo subito come si fa. Inizia a raccogliere la salvia e lavala e asciugala accuratamente stando attenta a togliere le parti non edibili. Nel frattempo sbatti le uova con una manciata di formaggio grattugiato, sale, pepe, uno spicchio d’aglio tagliato finemente e privato dell’anima e un po’ di prezzemolo tritato. Metti anche le foglie di salvia intere nel composto e a parte in una padella capiente metti dell’olio extra vergine di oliva a scaldare. Quando sarà giunto a temperatura versa il tutto nella padella e cuoci da entrambi i lati. Quando la frittata avrà un colore dorato mettila in un piatto, tagliala a spicchi e servila.
  • Sorbetto alla salvia. Questo è un dolce davvero molto originale ma dalle proprietà digestive incredibili. Per prepararlo, in un pentolino metti dell’acqua, una decina di foglie di salvia, un cucchiaio abbondante di miele e uno di zucchero. Fai bollire per circa 10 minuti e poi aggiungete anche il succo di un limone biologico. Fai raffreddare e poi riponi il liquido in un contenitore e fallo riposare in freezer per almeno un paio d’ore. Quando il liquido si sarà solidificato estrailo dal freezer e mettilo in un mixer. Aziona il mixer fino a raggiungere la consistenza di un sorbetto e servilo in delle coppe con una fragola in pezzi o accompagnato da dei frutti di bosco.

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Il liquore salvia e limone: il digestivo della nonna

Il liquore alla salvia e limone è un ottimo digestivo fai da te dal profumo inebriante e dal sapore intenso (Foto di Pexels da Pixabay)

La salvia oltre ad essere usata a scopo medicinale e in cucina per preparare moltissimi piatti, dall’antipasto al dolce, è anche un’erba aromatica che può essere usata per preparare bevande e liquori dal sapore fantastico.

Tra questi c’è il liquore alla salvia e limone che oltre ad avere un sapore fantastico ha un potere digestivo di non poco conto. Ma come si prepara questo digestivo dal profumo incredibile e dal sapore intenso?

Preparare questo liquore è molto semplice ma non è un procedimento veloce perché la salvia deve stare in infusione per un po’ di tempo, almeno un mese affinché le foglie di salvia conferiscano sapore.

Inizia subito lavando il limone (rigorosamente bio) e le foglie di salvia. Con un panno di cotone asciuga delicatamente e con un pelapatate taglia solo la scorza del limone avendo cura di non tagliare la parte bianche che risulterebbe molto amara.

Metti la scorza di limone, le foglie di salvia e qualche chiodo di garofano in infusione in un barattolo capiente con dell’alcool alimentare. Conserva il barattolo in un luogo fresco e asciutto ma soprattutto buio.

Lascia il barattolo per circa 45 giorni avendo cura di sbatterlo di tanto in tanto. Quando sarà trascorso il tempo di infusione, filtra il liquore con un colino a maglie fitte. Versarlo o in una grossa bottiglia di vetro e mettilo in frigo.

Attenzione, può essere servito freddo di frigo o con qualche cubetto di ghiaccio, ma anche con aggiunta di acqua calda, per ottenere una bevanda corroborante e digestiva.

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L’infuso alla salvia per alleviare il mal di pancia

Scegli sempre una tisana digestiva alla salvia dopo i pasti che ti aiuterà a combattere l’acidità do stomaco (Congerdesign/pixabay)

La tisana alla salvia ha un potere digestivo e può essere benefica per il benessere dell’intestino. Il suo sapere inoltre è fantastico perché le foglie di salvia conferiranno all’acqua un gusto e un profumo inebriante.

L’infuso di salvia è molto semplice da preparare. Per renderlo ancora più profumato ti consigliamo di usare anche dei fiori di lavanda e la buccia di un limone non trattato. Intanto, ti spiegheremo come si fa.

Metti in un pentolino circa 250 ml di acqua e porta a ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la temperatura spegni il gas e metti in infusione cinque foglie di salvia, un paio di rametti di fiori di lavanda e un pezzettino di scorza di limone.

Dolcifica a piacere ma è sempre meglio non usare lo zucchero bianco raffinato ma il miele di acacia o di castagno. Copri il pentolino con un piccolo coperchio e lascia riposare per circa 10 minuti.

Trascorso il tempo di infusione, filtra il tutto e gusta l’infuso. Se non ami bere bevande calde puoi anche aspettare che si freddi e metterlo in una bottiglia e metterlo in frigo.

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Le controindicazioni di un uso eccessivo di salvia

Il consumo eccessivo di erbe aromatiche come la salvia può causare dei piccoli fastidi all’intestino (Alicia_harper/pixabay)

La salvia, se assunta nelle dosi consentite, è considerata sicura. Quantità più elevate potrebbero però essere pericolose in caso di gravidanza o allattamento, diabete, malattie sensibili agli ormoni, problemi di pressione, convulsioni e interventi chirurgici.

Abusare dell’utilizzo di rosmarino può provocare fastidiose irritazioni a stomaco e intestino e lievi gastriti.

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