A Napoli la Gdf ha sequestrato un milione di euro a camorristi, tutti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso.
https://www.youtube.com/watch?v=NSlpKtsDZ-E&ab_channel=TgYesLifeMagazine
Reddito di cittadinanza alla camorra e oltre un milione di euro sequestrato. E’ questa l’operazione che vede impegnati 500 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli. Le fiamme gialle stanno controllando diverse zone del capoluogo e nell’area metropolitana. I sequestri e le perquisizioni coinvolgono persone, tutte condannate per il reato di associazione di tipo mafioso. Ma soprattutto i camorristi avrebbero falsamente autocertificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.
LEGGI ANCHE — Perde il controllo dello scooter e si schianta contro un palo: muore ragazzo 20enne
Le mani della camorra sul reddito di cittadinanza
LEGGI ANCHE — TikTok, influencer siciliana denunciata per istigazione al suicidio
La camorra avrebbe messo le mani sul reddito di cittadinanza. Le fiamme gialle, al momento, hanno messo sotto sequestro beni per oltre un milione di euro. Le persone coinvolte hanno tutte fornito false autocertificazioni per intascare il reddito di cittadinanza. Inoltre cosa ancora più grave, i camorristi risultano essere tutti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso.
Intanto proprio nella giornata di ieri in Sicilia, la Guardia di Finanza ha attuato un’operazione molto simile a quella eseguita oggi. In quel caso le fiamme gialle di Catania, hanno denunciato 78 persone che intascavano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Tra chi lo percepiva c’era anche chi aveva avuto diverse condanne gravi.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
Da qualche giorno, in tutta Italia, le fiamme gialle stanno lavorando per individuare i furbetti del reddito di cittadinanza. Diverse le persone in tutta Italia, che pur avendo diverse entrate economiche, chiedono dei sussidi che non gli spetterebbero.