La sua carenza può provocare importanti conseguenze per l’organismo. Quali sono i sintomi della vitamina C e come prevenirli
La vitamina C è un nutriente indispensabile per la normale funzionalità fisiologiche umane. La vitamina C, o acido ascorbico, è idrosolubile e serve all’organismo per sintetizzare il collagene, una sostanza che permette di fortificare ossa, cartilagine, muscoli e vasi sanguigni, e facilita anche l’assorbimento del ferro. Una sua diretta manifestazione è lo scorbuto che porta a indolenzimento e degenerazione dei tessuti, a volte anche anemia e febbre.
La sua carenza è rara nei paesi sviluppati grazie soprattutto alla disponibilità di prodotti freschi ricchi della vitamina e agli integratori che si possono assumere sotto prescrizione medica. Però una dieta sbilanciata e condizioni legate allo stress intense possono comunque incidere nel suo corretto apporto e provocare alcuni sintomi importanti che bisogna conoscere in caso si presentino.
Le più comuni cause della carenza di vitamina C sono:
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Se hai una carenza di vitamina C, i sintomi possono comparire solo dopo mesi, ma ci sono alcuni segnali a cui stare attenti:
La dose giornaliera consigliata (ovvero l’RDA) di vitamina C è 90 milligrammi per gli uomini e 75 mg per le donne. La cosa cambia per i fumatori (+35 grammi in aggiunta) visto che il tabacco riduce l’assorbimento dell’acido ascorbico.
Quali cibi assumere (in 100 grammi) per fare il pieno di questa preziosa vitamina?
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Meglio se questi frutti e verdure sono assunti crudi e freschi poiché la vitamina C di distrugge se esposta al calore. Attenzione con gli integratori, una prolungata assunzione, e un sovradosaggio, possono provocare effetti indesiderati come nausea, mal di testa, bruciori e mal di stomaco, gastrite, diarrea, vomito, crampi addominali. Inoltre un eccesso di vitamina C nella dieta sembra favorire, nei soggetti a rischio, la comparsa di calcoli renali, si consiglia in questo caso di limitarne l’assunzione a non più di 1 g al giorno.
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