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Musica

La geografia del buio, tracklist completa del nuovo album di Michele Bravi

La geografia del buio: tracklist completa del nuovo album di Michele Bravi, in uscita a partire da venerdì 29 gennaio.

Michele Bravi (copertina del nuovo album)

Anche noi di Yeslife eravamo presenti alla conferenza stampa di presentazione de La geografia del buio, il nuovo album di Michele Bravi, in uscita il 29 gennaio. Un disco che si compone di dieci tracce, di cui una interamente realizzata al pianoforte dallo stesso artista.

“Questo non è un disco sul come si esce dal buio – ci ha raccontato -. È un disco che non giudica il dolore, ma lo attraversa ed attraversandolo scopre un modo per conviverci, per dargli uno spazio”. 

Di seguito i titoli delle dieci tracce, corredati di una breve sinossi.

Leggi anche -> Michele Bravi racconta il suo nuovo album: “L’intero progetto è un duetto con il silenzio”

Michele Bravi, tracklist completa dell’album “La geografia del buio”

 Leggi anche -> Michele Bravi e Francesco Centorame: un bacio che salva

1. La promessa dell’alba: semanticamente è il punto di arrivo dell’intero album, ma è stato scelto come brano di apertura perché racchiude tutto il percorso compiuto con le successive tracce. La promessa che l’alba ci propone ogni giorno traccia le linee di un percorso di orientamento all’interno del buio.

Spoiler:

E io che non ricordo più la leggerezza
Di un discorso scemo
Di ridere per niente
Di fregarmene un po’ meno
Di vedere ancora questo bicchiere un po’ più pieno
Perché́ è pericoloso, sai, parlare del futuro

2. Mantieni il bacio: è il secondo singolo dell’album, descritto dal cantante come “la più grande dichiarazione d’amore che abbia mai scritto ed interpretato”. Il titolo deriva dall’omonimo libro di Massimo Recalcati. Il nucleo centrale della canzone è stato scritto da Francesca Abbate all’età di otto anni, dopo la morte della nonna. “Federica ha voluto regalarmi questa sua canzone – spiega Michele -. Questo gesto mi ha fatto capire quanto il dolore, pur nelle sue molteplici forme, sia uguale per tutti”.

3. Maneggiami con cura: la canzone è una vera e propria dichiarazione di fragilità. È l’invito ad affidarsi a chi già conosce “la geografia del buio” ed è pronto a prenderti per mano e ad accompagnarti in questo viaggio.

Spoiler: 

Maneggiami con cura
Perché́ l’amore è una pistola senza la sicura
E adesso che tu sai qual è la mia natura
Che il buio certe notti ancora mi fa un po’ paura
E nonostante io mi mostri invulnerabile
Sono solamente diversamente fragile
E ora che lo sai che ho tolto l’armatura
Per questo adesso tu
Maneggiami con cura

4. Un secondo prima feat. Federica Abbate: il brano affronta il tema dello strappo, del trauma che segna una frattura interiore nella persona che lo subisce. “Non esiste un prima e un dopo per chi ha vissuto un trauma, esistono due livelli differenti di
consapevolezza e realtà”.
In quest’ottica non esiste nemmeno un “ri-fare”, ma un “fare per la prima volta”, sotto una luce diversa.

Spoiler:

E gli occhi si riabituano alla luce
E piano piano ci si riconosce
Anche in uno specchio infranto

5. La vita breve dei coriandoli: è il singolo di presentazione dell’album, cantato per la prima volta al teatro di San Babila nell’ottobre del 2019. “Questa canzone è il racconto personale della voce che mi ha guidato attraverso il buio, della persona che mi ha insegnato la forza travolgente della condivisione del dolore. […] Questo disco esiste perché me l’ha chiesto lui”.

6. Storia del mio corpo: è forse la canzone più forte dal punto di vista evocativo. In questo brano l’artista racconta il percorso EMDR al quale si è sottoposto, un trattamento clinico volto a scavare nel trauma per poterlo affrontare. Il testo racconta le sensazioni provate lungo tutto il corso della terapia e rappresenta un inno al proprio corpo ed un invito ad ascoltarlo.

Spoiler:

Il mio corpo ha una storia di paura addosso
E lo vedo chiaramente in ogni gesto
Come quando ho smesso di parlare
Nell’esatto modo in cui si chiude un rubinetto

7. Tutte le poesie sono d’amore: il brano racconta “la sorpresa di riconoscersi in altre vite, nonostante le storie e i percorsi diversi”.

Spoiler:

Ci sono traiettorie semplici di natura elementare
E altre invece invisibili che non le puoi spiegare
Adesso non so dirti cosa è stato, non so dargli un nome
So solo che da qualche parte esiste sempre una ragione

8. Senza fiato: è il pezzo più ritmato dell’album e vuole essere un invito ad immergersi nuovamente nella vita, fino a restare “senza fiato”. È una dichiarazioni d’intenti, una scommessa con se stessi, la volontà di affacciarsi nuovamente alla porta di casa.

Spoiler:

Non voglio più̀ fermarmi a considerare le opzioni
Tutti i pro e i contro delle mie azioni
Tutta quante quelle inutili controindicazioni
Non voglio più̀ agire con moderazione
E valutare ogni volta ancora il quando e il come
La causa e l’effetto di ogni mio decisione

9. Quando un desiderio cade: è la cover di una canzone di Francesca Abbate. Nasce da una nota vocale inviata dall’amica il 16 gennaio di due anni fa. Dopo averla cantata allo specchio sopra alla sua voce, Michele Bravi ha deciso di includerla nella sua geografia del buio.

Spoiler:

E ho capito che la rabbia passa e tutto serve
E qualunque cosa accada l’importante è sempre
Che quando un desiderio cade
Allora tu esprimi nuove stelle

10. A sette passi di distanza: traccia interamente strumentale, prende il nome da una citazione di Gabriel García Márquez in Amore ai tempi del colera. È la prima canzone ad essere stata scritta e vuole essere una dedica alla persona che è la colonna portante dell’album e che adesso, come nel romanzo di Márquez, si trova dall’altra parte del mondo.

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L’album di Michele Bravi uscirà domani, venerdì 29 gennaio, su tutte le piattaforme digitali. Quanto ad un tour, l’artista racconta di averlo già immaginato l’anno scorso, ma di averne dovuto posticipare la programmazione a causa dell’emergenza Covid.

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