Il timo è un’erba aromatica dal profumo molto intenso ma dal sapore delicato. Grazie al suo potere digestivo e carminativo è perfetto per chi soffre di cattiva digestione. Tuttavia, il timo in cucina viene usato per impreziosire alcuni piatti della tradizione ma anche per realizzare piatti raffinati o gourmet.
In questo articolo ti spiegheremo come curare il timo in vaso e qual è la sua storia. Ti mostreremo inoltre quali sono i benefici che può apportare al tuo organismo e come può essere usata in cucina per valorizzare i tuoi piatti.
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Il timo è una pianta che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo nome è veramente speciale perché deriva dal greco thýmon, il cui significato è forza, coraggio, qualità che risveglierebbe in coloro che ne odorano il profumo balsamico.
Queste piante, arbustive ma anche erbacee, possono raggiungere fino i 50 cm di altezza. All’interno di questa pianta sono presenti delle ghiandole essenziali disposte alternativamente in croce per punteggiature sulle foglie.
Il timo è una pianta tipica dell’area mediterranea e del Caucaso ma si trova in tutta Europa, Transcaucasia, Anatolia, Asia mediterranea e Africa settentrionale. In Italia cresce dal mare alle montagne ma preferisce di gran lunga le zone marine.
La puoi trovare come erba spontanea in luoghi aridi e soleggiati, fra le rocce e le ghiaie. Infatti, questa pianta che può essere coltivata in vaso non ama l’umidità e i ristagni d’acqua così come non predilige i terreni troppo drenati.
Il timo è una piata antichissima e veniva utilizzata sin dai tempi antichi, la sua storia infatti è molto interessante perché fu tra le prime piante medicinali ed aromatiche a conoscere ampia diffusione nel bacino del Mediterraneo.
Ti basti pensare che il timo risale al 2700 a.C. Tracce di questa pianta sono state trovate su una tavoletta in cui veniva consigliata la preparazione di un impasto realizzato con timo polverizzato, fichi e pere.
Gli antichi Egizi usavano quest’erba aromatica durante il processo di mummificazione, come ingrediente per imbalsamare i defunti. I greci invece erano estasiati dal profumo e amavano un miele ricavato da uno specie di timo che si trovata sui monte ateniesi.
Con gli antichi Etruschi e Romani il timo iniziò a entrare in cucina per profumare i vini e anche i formaggi. Nel Medioevo veniva usato per insaporire alcuni piatti ma non solo.
Devi sapere che la leggenda narra che le dame usavano donarlo al cavaliere perché ricevesse la sua protezione nelle battaglie. Le giovani donne invece a inizio anno mettevano dei rametti di timo sotto il cuscino nella speranza di trovar marito.
Oggi il timo è molto usato nella cucina mediterranea ma non solo. Nell’Europa centrale zuppe, marinate, carne e pesce vengono insaporite con il timo fresco o secco. Usato fresco, infatti, ha un aroma meno intenso, perciò e preferibile essiccarlo all’ombra.
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Il timo oltre a essere una pianta molto antica è anche in grado di favorire il benessere dell’organismo. E questo i nostri antenati lo avevano già scoperto migliaia di anni fa.
Il timo, infatti, possiede notevoli proprietà antisettiche a livello gastrointestinale, note fin da tempi antichissimi. Già ti abbiamo parlato dell’uso che ne facevano gli egizi. Cioè insieme con altri olii essenziali, costituiva una sostanza base per il processo di imbalsamazione.
Grazie alle sue proprietà antibatteriche, fino alla fine della Prima guerra mondiale, con il timo si realizzavano i disinfettanti più diffusi che venivano usati per pulire le superfici ma si realizzavano anche prodotti per l’igiene personale.
Il timo è molto efficace per curare le infezioni delle vie urinarie. Le sue proprietà antibatteriche sono dovute al timolo che è contenuto in tutte le parti della pianta ed è anche responsabile del suo forte profumo.
In erboristeria, il suo uso è consigliato per curare i problemi all’apparato respiratorio, quali tosse o asma, visto che svolge una funzione espettorante, aumentando la produzione di secreto bronchiale e facilitandone l’espulsione.
Proprio per tale ragione esiste in commercio lo sciroppo a base di timo che è l’ideale per ripulire i bronchi e per curare la tosse.
Può infine essere usato anche per l’eliminazione dei batteri presenti all’interno delle scarpe, i quali generano spesso sgradevoli odori.
Infine, il timo è una pianta molto efficace se usata come cosmetico. Le creme e i detergenti a base di timo fungono da sebo equilibrante e sono capaci di regalare alla tua pelle una sensazione di freschezza e luminosità.
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Questa pianta aromatica così antica e avvolta da miti e leggende grazie al suo profumo inebriante è un ingrediente indispensabile per ogni cuoco degno di questo nome.
Il timo può essere usato sia fresco, se vuoi conferire un sapore e profumo delicato ai tuoi piatti, o essiccato per dare un carattere più forte e deciso.
Qui ti elencheremo alcune ricette della tradizione, altre originali e altre ancora light. Quel che è certo però è che una volta che le proverai non potrai più farne a meno.
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Con il timo, questa fantastica erba aromatica dalle origini antichissime, è possibile fare un fantastico liquore che è stato ribattezzato “timoncello”. Ti consigliamo di prepararlo verso la fine dell’estate perché quello è il momento migliore per la pianta.
Preparare il “limoncello” è veramente un gioco da ragazzi. Per prepararlo ti serviranno innanzitutto delle bottigliette di vetro in cui conservare il liquore.
Ecco però gli ingredienti di cui avrai bisogno: 250 grammi di acqua, 250 grammi di alcol etilico, circa 15 grammi di timo, la scorza (solo la parte gialla) di mezzo limone, 230 grammi di zucchero, un pizzico di cannella in polvere e un pizzico di curcuma in polvere.
Preparare questo liquore come ti abbiamo già detto è semplicissimo ma non è un procedimento veloce perché il timo e il limone devono stare in infusione per un po’ di tempo, almeno un mese affinché il timo e il limone conferiscano sapore.
Inizia subito lavando il limone (rigorosamente bio) e i rametti di timo. Con un panno di cotone asciuga delicatamente e con un pelapatate taglia solo la scorza del limone avendo cura di non tagliare la parte bianche che risulterebbe molto amara.
Metti la scorza di limone, i rametti di timo, la cannella e la curcuma in infusione in un barattolo capiente con dell’alcool alimentare. Conserva il barattolo in un luogo fresco e asciutto ma soprattutto buio.
Lascia il barattolo per circa 45 giorni avendo cura di sbatterlo di tanto in tanto. Quando sarà trascorso il tempo di infusione prepara lo sciroppo facendo sciogliere a caldo, in una casseruola, lo zucchero nell’acqua.
Quando si sarà raffreddato completamente, aggiungi l’alcool che avrai precedentemente filtrato e versa il tutto in un capiente vasetto a chiusura ermetica.
Attenzione, può essere servito freddo di frigo o con qualche cubetto di ghiaccio, ma anche con aggiunta di acqua calda, per ottenere una bevanda corroborante e digestiva.
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Come già sai il timo ha delle proprietà benefiche per l’organismo incredibili. Preparare l’infuso di timo e arancia è molto semplice. Ti basterà mettere a bollire 250 ml di acqua per poi versarli in un recipiente dove sono contenuti un paio di rametti di timo.
Lascialo in infusione insieme con la scorza dell’arancia per almeno dieci minuti e filtra il liquido che avrai ottenuto. Se preferisci lo puoi addolcire con un cucchiaino di miele bio (meglio se al timo).
Ecco però la ricetta del decotto al timo che è ottimo per curare la tosse. Prepararlo è semplicissimo. Basta riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione.
Aggiungi i rametti di timo e lascia il composto sul fuoco per circa dieci minuti. Poi fallo raffreddare, filtralo e mettilo in una brocca o in una bottiglia di vetro. Attenzione, il decotto al timo si consuma freddo.
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Il timo, se consumato nelle dosi consigliate, non ha alcuna controindicazione. Tuttavia se si esagera può risultare tossico o addirittura corrosivo. Questo a cauda della presenza del timolo, come altri fenoli essenziali, che allo stato di elevata concentrazione è corrosivo e tossico.
Questo vuol dire che un uso smodato di questa erba aromatica potrebbe portarti ad avere fortissimi dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e anche allucinazioni.
In più, bisogna completamente evitare l’uso di preparati a base di timo se soffri di gastrite, di ulcera o anche di dermatiti perché potrebbe provocare dei problemi spiacevoli.
Infine, a scopo precauzionale, è meglio evitare l’uso di questa erba aromatica da parte di donne in gravidanza e durante l’allattamento.
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