L’alloro è un’erba aromatica dal profumo molto intenso ma dal sapore delicato. Grazie al suo potere digestivo e carminativo è perfetto per chi soffre di cattiva digestione. Tuttavia, l’alloro in cucina viene usato per impreziosire alcuni piatti della tradizione come il brodo di carne o i legumi.
In questo articolo ti spiegheremo come curare l’alloro in vaso e qual è la sua storia. Ti mostreremo inoltre quali sono i benefici che può apportare al tuo organismo e come può essere usata in cucina per valorizzare i tuoi piatti.
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Cos’è l’alloro e qual è la sua storia mitologica
L’alloro, il cui nome scientifico è “Laurus nobilis”, è una pianta aromatica e officinale appartenente alla famiglia delle Lauracee, molto diffusa nel bacino del Mediterraneo.
Si presenta, poiché spesso sottoposto a potatura, sotto forma di arbusto di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero che può arrivare a un’altezza di circa 10 metri con rami sottili e foglie profumate.
Le foglie dell’alloro sono ovate, verde scuro, coriacee e soprattutto molto profumate. Si tratta di una vera e propria miniera di sostanze nutritive e benefiche. Con le foglie di alloro, infatti, è possibile realizzare un sacco di preparati.
L’alloro è una pianta diffusa lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell’Asia Minore, passando per la Svizzera e l’Italia.
In Italia l’alloro cresce spontaneamente nelle zone più calde cioè quelle centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato.
L’alloro però può anche essere tranquillamente coltivato in vaso. Infatti si tratta di una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto. Attenzione, però, perché soffre molto i ristagni d’acqua.
Quello che ti consigliamo è di piantarlo in un vaso abbastanza capiente con del terriccio universale miscelato a della ghiaia. Così potrai avere sempre delle foglie d’alloro a portata di mano per cucinare o fare delle tisane.
La storia dell’alloro, come sicuramente saprai, è antichissima. Nell’antica Grecia e nell’antica Roma era il simbolo della pace e della vittoria sia in campo militare che nelle gare sportive.
Infatti, ti sarà capitato di vedere le corone d’alloro che cingono la testa di personaggi illustri e poeti come per esempio Dante Alighieri. Tutt’oggi la corona d’alloro viene indossata dai giovani laureati come buon augurio.
Nei tempi antichi, dunque, i rami d’alloro venivano intrecciati per creare corone da porre sul capo dei personaggi degni di riconoscimento e stima dei vincitori nei giochi pitici, cioè uno dei quattro giochi panellenici.
Tutti i vincitori dei giochi ricevevano una corona di alloro che per l’occasione proveniva dalla Valle di Tempe in Tessaglia. I poeti che vincevano e ricevevano la corona d’alloro diventavano “poeti laureati”.
Le tradizioni popolari dei contadini dell’antica Roma, usavano intrecciare ramoscelli d’alloro con un cordoncino rosso per ingraziarsi i favori del Sole e favorire il buon raccolto.
Anche ai giorni nostri esistono dei miti legati alla pianta d’alloro come quella che avere delle foglie di alloro secche in casa favorirebbe la prosperità e il benessere.
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Tutti i benefici che apporta all’organismo l’alloro
L’alloro è una pianta aromatica molto ricca di sostanze nutritive e curative ed è per questo che viene usato comunemente per curare il mal di pancia, le indigestioni, il mal di denti, i sintomi febbrili.
Le foglie di alloro sono ricche di principi attivi con proprietà antisettiche, antiossidanti e digestive. In più, nelle foglie di alloro sono contenuti molte vitamine e sali minerali come potassio, rame, calcio, manganese, ferro, selenio, zinco e magnesio.
In più, nelle foglie di alloro è contenuto un olio essenziale dalle notevoli proprietà antibiotiche, antiparassitarie, antiputrefattive, digestive, stimolanti, antisettiche e sedative. Insomma un vero e proprio elisir da non dimenticare in caso di necessità.
Per esempio, se hai difficoltà nella digestione ti basterà versare qualche goccia di olio essenziale di alloro in un diffusore aromatico per ambienti durante i pasti principali e l’aroma sprigionato ti aiuterà ad alleviare il tuo problema.
Puoi inoltre massaggiare l’addome con l’olio essenziale di alloro qualora dovessi sentire dei fastidi intestinali dovuti a un cibo non propriamente commestibile o in caso di indigestione.
Le foglie fresche dell’alloro, per esempio, se macinate e ridotte in poltiglia hanno il potere di allontanare gli insetti. Praticamente, si tratta di un insetticida naturale al 100%.
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Come usare l’alloro in cucina per valorizzare i tuoi piatti
L’alloro è il principe della tavola in tutta la regione del bacino del Mediterraneo ma è usato soprattutto nella cucina siciliana.
Non solo. Una foglia di alloro non deve assolutamente mancare nei bolliti di carne o in alcuni tipi di sughi. Qui ti spiegheremo come valorizzare al meglio le foglie d’alloro in cucina e quali piatti strepitosi preparare ai tuoi amici.
- Bollito di carne al profumo d’alloro. Ecco un piatto della tradizione, perfetto per le giornata fredde e piovose. Gustoso e nutriente il bollito di carne non può essere perfetto se non ci metti dentro una foglia d’alloro. E’ proprio quello il segreto della sua bontà. Vediamo subito come si prepara. Intanto dobbiamo dirti che è molto semplice da preparare ma non è un piatto veloce. Il bollito infatti ha bisogno di cuocere per molto tempo perché più cuoce e più è buono. Inizia subito pulendo le verdure cioè sedano, carota e cipolla (se ti piace puoi aggiungere anche dei funghi). Nella cipolla inserisci quattro chiodi di garofano uno lontano dall’altro. Oltre a dare sapore al brodo i chiodi di garofano addolciranno la cipolla conferendole un sapore incredibile. Poi, prendi il muscolo di vitello e puliscilo da eventuali filamenti o residui di grasso. Prendi una pentola molto capiente e mettici dentro le verdure pulite e tagliate grossolanamente, la carne, una manciata di sale grosso e delle foglie di alloro. Accendi il gas a fiamma dolce. Il bollore deve durare circa tre ore ed essere leggerissimo poiché se fosse violento rovinerebbe la carne sfilacciandola e rendendola stopposa. Quando sarà trascorso quel tempo ti consigliamo di scolare la carne e sfilacciarla in un recipiente tipo insalatiera. Condisci la carne con sale e pepe, un cipollotto crudo e delle melanzane sott’olio. Nel brodo, invece, tuffa i tortellini.
- Ziti alla genovese. Questo è un piatto tipico della tradizione napoletana che si prepara con un formato speciale di pasta veramente molto buona. L’alloro ha un ruolo fondamentale e vedremo perché. Anche questo è un piatto molto semplice da preparare ma il sugo ha bisogno di cuocere per molto tempo. Passiamo, dunque, al procedimento. Per preparare la genovese comincia mondando le cipolle e tagliandole sottili. Poi sbuccia una carota e tritala e fai la stessa cosa con una costa di sedano. Poi passa alla carne che deve essere un grosso pezzo di muscolo che tu taglierai in pezzi tipo spezzatino. In una pentola molto capiente metti una dose generosa di olio extra vergine di oliva e fai soffriggere le cipolle insieme con la carota e il sedano. Mettici anche una o due foglie di alloro che ti permetteranno di attutire l’acidità della cipolla. Poi aggiungi i pezzi di carne e se lo preferisci un mazzetto di odori con prezzemolo, rosmarino e salvia. Accendi la fiamma e fai andare piano piano per circa quattro ore. Fai cuocere dolcemente fin quando le cipolle saranno diventate scure e la carne si sarà ammorbidita e sfaldata. A questo punto se il sugo è pronto puoi mettere l’acqua per la pasta e il gioco è fatto. Servi la pasta con una bella spolverata di formaggio.
- Involtini di pesce spada all’alloro. Ecco un piatto tipico della tradizione siciliana. Si tratta di un piatto che non può mancare sulle tavole degli isolani e ha un sapore e un profumo veramente indimenticabili. Qui l’alloro è protagonista assoluto e forse è proprio per questo che questa pietanza riscuote sempre un gran successo. Vediamo subito come si fa. Intanto vai dal tuo pescivendolo di fiducia e fatti tagliare 4 fette di pescespada sottili. Poi prepara il ripieno con del pane raffermo fatto ammorbidire nel latte o del pancarrè, passa il tutto al mixer per sbriciolarlo per bene e trasferiscilo in una ciotola. Aggiunge una dose molto generosa di formaggio grattugiato (pecorino e parmigiano insieme), uno spicchio d’aglio tritato finemente privato dell’anima, del prezzemolo tritato, delle olive tritate, un paio di filetti d’acciuga, un cucchiaio abbondante di uvetta ammorbidita in acqua tiepida e uno di pinoli tostati. Regola di sale e pepe e mescolate con cura, aggiungi dell’olio extravergine di oliva, in modo da ottenere un composto morbido. Ora con pescespada fai dei rettangoli e mettici il ripieno. Chiudi l’involtino e infilzalo con uno stuzzicadenti lungo. Tra un involtino e l’altro metti una foglia di alloro che daranno profumo e sapore al pesce. Puoi cuocerli in forno a 180 gradi per 20 minuti con un filo d’olio o alla piastra.
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Il liquore digestivo all’alloro: un perfetto fine pasto
Il liquore all’alloro è un fine pasto molto utile alla digestione che non può assolutamente mancare nelle dispense delle case del sud Italia.
Preparare questo digestivo dal sapore incredibile e dalle proprietà digestive infallibili è molto molto semplice ma ti avvisiamo che non è un procedimento molto veloce a causa del tempo di infusione.
Vediamo subito come si fa. Inizia prima dalle foglie di alloro che dovrai raccogliere, lavare e asciugare. Controlla che siano tutte buone e non ci siano delle foglie rovinate o non utilizzabili.
Versa l’alcol in un contenitore grande di vetro, unisci le foglie di alloro, chiudi con il coperchio e lascia in infusione, al buio, per almeno un mese.
Quando sarà finito il tempo di infusione, in una casseruola metti 350 grammi di zucchero e 750 ml di acqua. Fai bollire a fuoco medio fin quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto e l’acqua non sarà tornata limpida.
Poi spegni la fiamma e lascia raffreddare completamente. A questo punto filtra l’infuso di alloro, uniscilo allo sciroppo e mescola un istante.
Aiutandoti con un mestolo ed un imbuto versa il liquore digestivo all’alloro in bottiglie in vetro, tappa e lascia riposare per almeno un mese prima di consumarlo.
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L’infuso all’alloro, rimedio perfetto per i problemi intestinali
Come già sai e ti abbiamo detto, l’alloro ha delle proprietà benefiche per l’organismo incredibili. Preparare l’infuso di alloro è molto semplice. Ti basterà mettere a bollire 250 ml di acqua per poi versarli in un recipiente dove sono contenuti un paio di rametti di timo.
Lascialo in infusione insieme con una scorza di limone per almeno dieci minuti e filtra il liquido che avrai ottenuto. Se preferisci lo puoi addolcire con un cucchiaino di miele biologico.
L’infuso all’alloro ti aiuterà a calmare il mal di pancia intenso dovuto a un cibo non propriamente salutare o avariato. O anche dopo una scorpacciata, per curare il mal di pancia ti consigliamo quest’infuso.
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Le controindicazioni di un uso eccessivo o sbagliato dell’alloro
Parliamo adesso di controindicazioni. Questa è una pianta a dir poco innocua. Tuttavia, come in tutte le cose, gli eccessi sono sempre banditi.
L’alloro se assunto ad alte dosi può portare alla comparsa di effetti collaterali come ad esempio sonnolenza, crampi addominali, diarrea, mal di testa mentre per uso esterno è possibile riscontrare eritemi e dermatiti se ipersensibili o allergici alla pianta.
Al momento non ci sono studi che certificano che è sconsigliata l’assunzione di alloro da parte di donne in gravidanza o durante l’allattamento.