“Debito per clima”, cambiamento climatico e debito globale potrebbero annullarsi a vicenda

Crisi climatica e crisi del debito globale sono due enormi piaghe che affliggono il Pianeta: la soluzione il “debito per clima”.

Cambiamento climatico debito globale
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Il Cambiamento Climatico va trattato come un’emergenza. Un fenomeno, ormai riconosciuto dall’intera comunità scientifica, di una portata altamente letale per ogni essere vivente. Così come lo è la crisi del debito globale la quale starebbe conducendo alcuni Paesi ad un letterale collasso. Sembrerebbero due criticità che viaggiano su binari paralleli, invece, secondo un recente studio a vicenda potrebbero annullarsi. Come? Attingendo dalla saggezza popolare: “una mano lava l’altra”.

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Annullare il cambiamento climatico con la crisi del debito globale: il recente studio

Riscaldamento globale dati studio
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Il debito globale è un problema di finanza, il cambiamento climatico, invece, di inquinamento. Due universi critici paralleli che, però, grazie ad un recente studio potrebbero convergere in un punto che rappresenterebbe la soluzione per entrambi. Si tratta di una ricerca pubblicata sulla nota rivista scientifica Science all’interno della quale si sottolinea che autore principale di questa svolta potrebbe essere la Cina.

Ma perché proprio il Paese del Dragone? Ebbene, quest’ultimo sarebbe, riporta la redazione di Inverse, il primo creditore bilaterale del mondo. Attraverso i suoi due grandi istituti di credito, la Cina avrebbe prestato a Paesi economicamente deboli ben 464 miliardi di dollari. I paesi africani sarebbero suoi debitori per un ammontare di oltre 140 miliardi di dollari.

Una quantità di denaro immane di cui l’insolvibilità rappresenta un grande problema. Si pensi a Paesi che hanno dovuto cedere alla Cina infrastrutture o petrolio per sanare il proprio debito. Una circostanza che ha spinto gli economisti ad affibbiargli il nome di “trappola del debito”. Eppure secondo il recente studio questa pessima nomina in realtà sarebbe del tutto ingiustificata ed anzi, la potenza economica della Cina non dovrebbe ingenerare alcun tipo di timore.

In primo luogo, riporta Inverse citando lo studio, non bisogna dimenticare che il Dragone è il primo Paese partecipante ai programmi di debito del G20. Inoltre, avrebbe cancellato gran parte dei debiti con esso contratti. Un grande gesto, indiscutibilmente. Ma il punto è un altro. All’interno dello studio si legge la soluzione al problema rappresentato in premessa: come cambiamento climatico e crisi del debito globale possono annullarsi a vicenda? Con il cosiddetto “debito per clima” si avanza l’idea che il creditore possa offrire una sorta di scambio alla sua controparte. Ossia l’impegno di quest’ultimo a porre in essere politiche ambientali così da ottenere la cancellazione del debito.

Si pensi all’Angola, si legge nello studio. Il paese africano possiede numerose riserve non protette a causa delle guerre intestine che lo minano. Con il “debito per clima” potrebbe, invece, preservare le sue aree ad esempio foraggiando gli spazi verdi ed eliminando gli attentati a questi ultimi.

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soldi (pixabay)

Ma questo è solo un esempio gli interventi sono innumerevoli. Numerosi gli ostacoli da superare, in primis accettare che paesi come la Cina acconsentano.

M.S.

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