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Interviste

Miriam Candurro ripercorre la sua carriera: “Un Posto al Sole? Serena è parte di me”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Miriam Candurro, una delle protagoniste della soap opera più longeva della televisione italiana: Un Posto al Sole.

miriam candurro (foto dal web)

Miriam Candurro: un solo nome, ma quanti ruoli interpretati? È piombata nelle nostre case sicuramente quando nel 2012 è entrata nel cast di “Un Posto al Sole“, la soap opera che va in onda tutte le sere su Rai Tre. La sua carriera, però, è cominciata tanti anni prima. Nel 2004 ha esordito in televisione con il pluripremiato film “Certi Bambini“, di Andrea e Antonio Frazzi. Qui Miriam ha inaugurato la sua carriera vincendo il Premio Domenico Rea, come miglior attrice esordiente.

Da qui il suo è stato un percorso inarrestabile di fiction come Don Matteo, La Squadra, I bastardi di Pizzofalcone, Che Dio Ci Aiuti e Sotto Copertura. Nel 2008 ha preso parte alla fortunata fiction Capri e in seguito, nel 2012, è entrata nella grande famiglia di Un Posto al Sole. Sono ormai quasi dieci anni che Serena Cirillo è nelle nostre case tutte le sere, con le sue vicende e i suoi sogni nel cassetto che stanno prendendo sempre più forma. Le telecamere a fine giornata, però, si spengono e Miriam torna a rindossare i suoi panni: abbiamo fatto quattro chiacchiere proprio con lei per scoprire cosa si nasconde dietro al suo personaggio.

 

“Ciao Miriam, benvenuta su YesLife! Dal 2012 interpreti il ruolo di Serena Cirillo in Un Posto al Sole, ma la tua carriera è cominciata un bel po’ di anni prima. Come hai capito di voler fare davvero l’attrice nella vita?”
“Ciao! Grazie a voi per l’invito! Ho capito di voler fare l’attrice fin da quando ero bambina, ma ho capito di poterlo fare davvero solo sul set del mio primo film, Certi Bambini, dove mi sentivo per assurdo profondamente a mio agio.”

“Nel 2008 e nel 2010 hai recitato nella fortunata fiction televisiva Capri, dove interpretavi Lucia. Una giovane donna ribelle e intraprendente molto amata dai telespettatori. Che esperienza è stata? Quali ricordi ti porti di quel set?”

“È stata un’esperienza bellissima, ho faticato molto per superare i provini, ma ero certa che Lucia fosse un personaggio che avrei potuto fare, era nelle mie corde. Da quel set mi porto dietro ancora tanti amici, come Bianca, O Davide Silvestri. E il ricordo del freddo immenso quando dovevamo girare le immersioni a novembre!”
Miriam Candurro in “Capri” (screenshot)
“Un Posto al Sole è la soap opera più longeva della televisione italiana. Come si è presentata questa opportunità? Ti aspettavi di rimanere così tanto tempo?”
“È arrivata nel momento giusto. Avevo da poco partorito mio figlio Fabrizio, e avevo un’altra bimba di un anno e mezzo, Vittoria. Sarebbe stato impossibile andare fuori Napoli per girare altre fiction. Speravo di poter fare ancora il mio lavoro, ma a Napoli allora non c’era molto. E ricordo benissimo di aver pensato “un posto al sole, ora, sarebbe perfetto”. Dopo un mese ho ricevuto la convocazione per il provino. Si parlava di pochi mesi, non era certo che Serena restasse. Doveva superare la prova più dura: farsi amare dal pubblico. Se sono ancora lì, sicuramente lo devo all’affetto dei telespettatori”.
“È vestendo i panni di Serena che la tua carriera ha preso una svolta clamorosa. Serena è una donna forte, una giovane Cenerentola che riesce a cambiare totalmente la sua vita e a realizzare un po’ di quei sogni che ha sempre inseguito. Quanto c’è di te in lei, e di lei in te?”
“Io e lei abbiamo in comune saldi e forti valori familiari. Poi lei tende a addossarsi problemi, io a cercare soluzioni. Lei ogni tanto fa la vittima, io cavalco il momento brutto e ci trovo sempre del buono.”
“C’è qualcosa che cambieresti di Serena e che vorresti trasmetterle di te, o viceversa?”
“Proprio questa sua arrendevolezza, questo suo sentirsi un po’ in balia degli eventi. Vorrei poterle insegnare che si, il destino fa la sua parte, ma noi se vogliamo possiamo capovolgere tutto, basta avere forza di volontà e tanta fiducia nelle proprie capacità.”
“In Un Posto al Sole ci sono tantissimi personaggi, tutti diversi tra di loro, con sfumature e caratteri diversi. C’è il buono ed il cattivo, quello egoista e quello altruista, quello gentile e quello poco generoso. Se avessi potuto scegliere uno di loro, chi ti sarebbe piaciuto interpretare?”
“La cattiva mi avrebbe divertito molto! Ma sinceramente, detto fra noi, non cambierei la mia Serena con nessun altro personaggio. È parte di me.”
Un Posto al Sole, Filippo e Serena (foto dal web)
“Sono tanti anni oramai che frequenti il set di Un Posto al Sole, che da un po’ l’idea di essere una grande e bellissima famiglia. C’è qualcuno con cui hai legato in particolare?”
“Michelangelo, ovviamente! Lui è ormai il mio partner in crime. Mi trovo benissimo con lui, ci divertiamo molto, ma ci impegniamo anche tanto affinché le scene vengano al meglio.  Collaboriamo, ci aiutiamo, tra noi non ci sono invidie o gelosie, e non è così scontato su un set!”
“In tanti anni di carriera hai interpretato molteplici ruoli. Quale ti è rimasto di più nel cuore?”
“Il mio primo ruolo, Caterina. Ancora oggi, a distanza di quasi venti anni, mi capita di guardarmi allo specchio e di riconoscere qualche “sua” espressione. Dico “sua” perché, prima di quel film, io non l’avevo mai avuta. Quindi è un suo dono, e io le sono grata.”
Miriam Candurro sul set di Certi Bambini (Foto dal web)
“Nel 2018 hai esordito come scrittrice pubblicando il tuo primo libro. Com’è nato “Vorrei che fosse già domani”?”
“È nato dal forte desiderio di scrivere, e da un episodio che mi era capitato una volta a Roma. Ero in un periodo di forte stress, e per cinque minuti ho perso il senso dell’orientamento. Sono andata a cercare se esistesse una patologia, e ho scoperto l’eminegligenza spaziale, il disturbo da cui è affetto Paolo. La storia poi è quasi venuta da sé.”
“Un’ultima domanda prima di salutarci: cosa ti auguri per il futuro?”
“Vorrei una cosa semplice semplice: tornare alla normalità. Ho voglia di rivedere i sorrisi delle persone per strada, di abbracciare forte le persone che amo, le mie amiche. Di tornare a viaggiare, di tornare a pensare di non avere limiti.”

 

Antonella Panza

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