A quali specie appartengono la madri migliori del regno animale? Scopriamo quali sono e che caratteristiche le descrivono
L’istinto materno non è una prerogativa solo dell’essere umano. Molti animali, infatti, ne sono provvisti. E’ una caratteristica fondamentale per la protezione, il nutrimento e lo sviluppo dei cuccioli che garantisce la conservazione della specie. Le madri (ma non solo e non tutte) li preservano dai predatori, riparano il nido o la tana e insegnano ai nuovi arrivati le abitudini fondamentali tipiche della loro “famiglia”.
Ci sono in natura delle specie che più delle altre hanno innate questo “sentimento” di devozione assoluta per i propri piccoli, arrivando a fare degli atti stupefacenti.
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1) Se pensiamo a un’immagine materna, di certo quella di un coccodrillo non è la prima che ci verrà in mente. Eppure, le femmine di questa specie sono abilissime nel costruire il nido perfetto per i loro nascituri, di solito vicino alla riva di fiumi e laghi dove verranno dischiuse le uova. Questo luogo verrà protetto a tutti i costi dalle minacce esterne. Per i futuri spostamenti dei cuccioli, la madre li accoglie all’interno della propria bocca proprio per evitare che possano essere delle prede durante il primo periodo della loro vita.
2) Gli orsi polari danno alla luce i piccoli alla fine dell’inverno, li proteggono dal freddo ancor prima che nascano. Nel periodo successivo a quest’evento, costruiscono un rifugio nel ghiaccio dal quale non si allontanano mai e dove allattano la prole. Ma come faranno le madri a nutrirsi? Semplice, non lo fanno, non lasciano i cuccioli un attimo, nemmeno per cibarsi. Attingeranno alla loro riserva di grasso, arrivando a perdere molto peso.
3) I ragni neri della famiglia Stegodyphus depositano le uova sulla propria tela. Una volta dischiuse, la madre nutre i piccoli rigurgitando il cibo. Dopo il primo mese, però, la prole ha già sviluppato veleno nelle fauci tanto da uccidere la madre stessa e cibarsi di lei. Raccapricciante ma vero.
4) Un Pongo femmina dà alla luce un figlio ogni 8 anni circa. Durante i primi 2 anni di vita del cucciolo, il legame madre figlio è molto forte. Ogni notte dormono insieme in un nido speciale preparato appositamente, diverso di volta in volta. Durante tutta l’infanzia del cucciolo di Pongo, si stima che la madre possa realizzare circa 30 mila nidi. La separazione avviene gradualmente nei prossimi 5/7 anni. Le femmine si staccheranno più lentamente per imparare dalla madri la cura dei piccoli.
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5) I polipi arrivano a depositare tra le 50.000 e le 200.000 uova. Sono un numero esorbitante ma, una volta trovato per esse un luogo sicuro, le madri tengono sotto controllo ognuna di esse.Le proteggono dai predatori e sono anche in grado di far circolare le correnti d’acqua per garantire l’arrivo di ossigeno sufficiente per il loro sviluppo. Non le lasciano incustodite nemmeno per un attimo, non potendo così nutrirsi. A volte le madri si cibano dei propri tentacoli solo per arrivare al momento della schiusa.
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