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Omicidio Roberta Siragusa, emergono dei nuovi indizi contrastanti

Il caso di Roberta Siragusa ha sbalordito non solo la comunità locale ma l’intero paese. I nuovi indizi non sarebbero combacianti con la ricostruzione del caso fatta sinora.

Roberta Siragusa, uccisa a soli 17 anni (Facebook)

Il caso Roberta Siragusa ha suscitato sgomento non solo alla realtà locale dove si è consumata la terribile tragedia – a Caccamo, nel palermitano – ma l’intero paese. La giovane è stata vittima di una serie di atti pregiudizievoli che le hanno cagionato la morte. Spezzando così per sempre i sogni e i desideri di una ragazza che non è arrivata a diventare donna per colpa del suo assassino.

Il sospettato numero uno è il fidanzato Pietro Morreale, due anni più grande della vittima che non ha confessato l’omicidio. Tuttavia, ha indicato alle Forze dell’Ordine il luogo dove poi è stato rinvenuto il corpo. Nel corso delle indagini stanno emergendo delle piste che fanno crollare la ricostruzione dei fatti, alcuni indizi che cozzano per così dire con quanto elaborato dagli organi di PG.

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Omicidio Roberta Siragusa, gli indizi contrastanti

Aula Tribunale (getty images)

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Quello che suscita – ad esempio – perplessità al Gip che si occupa del caso è la stanza perfettamente in ordine del giovane, indagato dell’omicidio della fidanzata. Una camera il cui stato potrebbe far pensare all’esigenza di nascondere le prove del reato.

A questo poi si aggiungono le contraddizioni della famiglia di Pietro, il Gip infatti ammette: “Sono di tutta evidenza le contraddizioni in cui sono incorsi i familiari dell’indagato, che pure si potevano avvalere del diritto di astenersi dal rendere dichiarazioni” infatti secondo l’ordinamento giuridico italiano, i familiari dell’indagato al pari di quest’ultimo avrebbero potuto avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi il tutto potrebbe essere una manovra per depistare.

Tutte le indagini non sono rivolte solo a Pietro, sta prendendo sempre più spessore l’idea che non agisse da solo ma che ci siano dei complici “C’è stato in realtà un tempo oscuro e sufficientemente lungo per cercare di fare sparire ogni traccia”. 

Ultimo punto controverso riguarda il cranio rasato di Roberta: una condizione scaturita dall’ustione oppure un ultimo atto compiuto dal suo aguzzino per deturpare quella bellezza che spaventava in quanto ingestibile?

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Roberta Siragusa e Pietro Morreale, l’indagato numero 1 (Facebook)

Le autorità competenti stanno tentando di fare chiarezza anche su questo punto.

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