Katherine Heigl, attrice famosa per il ruolo di Izzie in Grey’s Anatomy racconta: “Dopo lo show dicevano che ero una difficile con cui lavorare. Ho dovuto lasciare Hollywood e andare in terapia”
Sono stati anni bui per Katherine Heigl, splendida attrice americana, che ha raggiunto il successo con serie tv cult come Roswell e Grey’s Anatomy. A mettere in crisi il suo status di star sono stati i pettegolezzi, diffusi da persone che lavorano nello show business, infastiditi dalla sua sincerità. In particolare la voce più insistente la inquadrava come “una difficile con cui lavorare”.
Oggi l’attrice ha finalmente trovato la forza di smentire le falsità: “Mi fa incazzare” racconta in un’intervista rilasciata al Washington Post. “Potrei aver detto qualche frase che non è piaciuta – dice Katherine – ma è stata amplificata. Sono stata definita ingrata, difficile, poco professionale. Ma è questa la definizione di persona difficile? Qualcuno che non condivide la tua stessa opinione? Ora ho 42 anni e quell’appellativo mi fa decisamente incazzare”.
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La presunta cattiva reputazione di Katherine Heigl ha iniziato ad emergere proprio durante gli anni in cui recitava nel fortunato medical drama Grey’s Anatomy, cioè dal 2005 al 2010. Grazie al ruolo di Izzie Stevens, l’attrice vinse un Emmy, il prestigioso premio per le serie tv americane. Però l’anno dopo chiese di ritirarsi dalla corsa per il premio. Perchè?
“Ritenevo di non avere scene all’altezza in quella stagione – spiega Katherine – che potessero giustificare la nomination. E decisi di ritirare il mio nome dalla competizione”. Ma quella scelta portò alla rottura con i produttori di Grey’s Anatomy e in particolare con l’ideatrice dello show, Shonda Rhimes. In seguito Katherine provò a scusarsi per l’equivoco ma, racconta: “All’epoca mi venne detto di chiudere la bocca. Non sono bastate le scuse. Ero terrorizzata all’idea di aver fatto qualcosa di sbagliato”.
Da quel momento lascia la serie e si dedica alle commedie romantiche, raccogliendo consensi con “27 volte in bianco”, “Molto incinta” e “La dura verità”. Ma sono anche gli anni in cui vengono diffuse le voci sul suo conto e alcuni la etichettano come “l’attrice più odiata di Hollywood“. Lei inizia a soffrire di una forma grave di ansia. “Avrei preferito essere morta. Ho chiesto allora a mia madre e a mio marito di cercare un posto che potesse aiutarmi. Non mi ero resa conto di quanto stessi male, fino a che non ho avuto la necessità di chiedere aiuto. Ho dovuto lavorare molto su me stessa”.
Intorno al 2015 la decisione di entrare in terapia e abbandonare Hollywood e la California per lasciarsi alle spalle lo stress del set. Da allora Katherine e suo marito vivono in un ranch in Utah, con le loro figlie adottive Naleigh, di 12 anni, e Adelaide, di 8, e il figlio Joshua di 4, circondati dalla natura e dai loro animali.
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L’attrice però non ha mai abbandonato i set cinematografici: dopo il successo nella serie tv Suits, ha in cantiere altri due telefilm: Woodhull, in cui interpreterà la candidata a Presidente degli Stati Uniti, e Firefly Lane di Netflix.
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