Bambina prova ad impiccarsi a scuola: ancora macabro gioco social

A Lecce si sarebbe verificato un gravissimo episodio legato ad un macabro gioco che circola sui social: una bambina ha tentato di impiccarsi a scuola.

Lecce bambina tentato suicidio gioco social
(Jan Vašek – Pixabay)

Ha solo nove anni la bambina che ha provato ad impiccarsi all’interno del bagno della sua scuola elementare. L’ennesimo episodio in pochi giorni, dettato con ogni probabilità dall’emulazione di un macabro gioco che serpeggia tra i social. Fortunatamente, la piccola è stata salvata dalle maestre, allertate da altre compagne della bambina che avevano notato come qualcosa di strano stesse accadendo alla loro amichetta.

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Lecce, bambina di nove anni prova ad impiccarsi a scuola: emulazione di un macabro gioco

Palermo bambina ricoverata challenge Tik Tok
TikTok (Getty Images)

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Un macabro gioco di resistenza che prevede un soffocamento estremo. Questa l’ultima riprovevole tendenza che sta serpeggiando tra i social e che in Italia ha già mietuto le sue vittime. La piccola Antonella a Palermo, il bimbo di soli nove anni a Bari. Una lista che avrebbe potuto allungarsi, se delle maestre di scuola elementare non si fossero accorte che un’alunna di soli 9 anni si era recata in bagno con l’intento di praticare la challenge appresa dai social.

I fatti si sono svolti a Lecce. La bambina avrebbe chiesto all’insegnante, riporta la redazione del Corriere Salentino, di potersi recare in bagno e con sè avrebbe portato una corda. Ad accorgersi di quanto stesse accadendo, delle compagne della bimba di soli 9 anni le quali avrebbero immediatamente lanciato l’allarme. Le maestre sono subito accorse, riuscendo a salvare la piccola in tempo. Quest’ultima avrebbe riferito poi di aver tentato di soffocarsi proprio per emulare il macabro gioco che sta spopolando sui social. La Procura dei minorenni di Lecce ha aperto un fascicolo di indagine sull’accaduto.

I fatti registratisi a Palermo e Bari hanno indotto il Garante della Privacy a bloccare con effetto immediato tutti quegli utenti la cui età non accertabile.

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(Firmbee – Pixabay)

Un fenomeno che inizia a destare non poche preoccupazioni anche nella comunità degli psicologi, i quali si stanno interrogando sul potere distruttivo dei social e dell’effetto che questi ultimi hanno sulle giovani menti.

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