Uno studio dell’ Università di Reading rivela quali sono gli animali più investiti sulle strade europee. La risposta è meno scontata di quanto possa sembrare
Il corpo di un gattino che giace al suolo lungo una strada trafficata: a chi non è mai capitato di vederlo? E’ uno spettacolo triste e raccapricciante. Spesso non è nemmeno colpa degli automobilisti che non hanno il tempo di sterzare o accorgersi di ciò che sta capitando e si portano dentro un grande senso di colpa.
Al riguardo è stato fatto uno studio dall’ Università di Reading (Inghilterra) per scoprire quali siano gli animali che maggiormente sono vittime d’ incidenti stradali. Sono state prese in esame le casistiche di 24 paesi europei e i dati mostrano una vera e propria mattanza: sulle nostre strade muoio circa 194 milioni di uccelli e 29 milioni di mammiferi.
I risultati sono stati pubblicati su Frontiers in Ecology and the Environment. Hanno messo in luce situazioni incredibili, significative nell’atto di costruire nuove infrastrutture che deve tenere conto della conservazione della fauna selvatica in loco.
La dott.ssa Manuela Gonzalez-Suarez, coautrice della ricerca, ha affermato: “Le densità stradali in Europa sono tra le più alte del mondo. Il 50% del continente si trova nel raggio di meno di 1,5 km da una strada asfaltata o da una ferrovia.” Secondo la dottoressa Gonzalez-Suarez, le strade strade sono diventate una concreta minaccia per la fauna selvatica, tanto che alcune specie rischiano addirittura l’estinzione a causa di questo fenomeno che prende il nome di “roadkill”.
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Le indagini hanno rivelato che i piccoli animali con un’alta densità di popolazione e che raggiungono la maturità in età precoce hanno più probabilità di essere uccisi sulle strade.
Quali sono, dunque, gli animali più investiti? Gli animali con i più alti tassi di uccisione stradale sono il merlo comune (11,94 per km / anno) e il pipistrello soprano (1,76 per km / anno). Le strade dell’Europa centrale, come in Germania, Austria e Repubblica Ceca, sono risultate le più letali.
Il gallo cedrone nocciola e lo scoiattolo rosso ruggine sono risultati essere i più a rischio di estinzione locale.
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Le aree con la più alta concentrazione di specie di uccelli vulnerabili sono la penisola iberica, la penisola balcanica e i paesi dell’Europa orientale. I mammiferi sono più colpiti nel nord della Spagna, in Italia, in Austria e nella penisola balcanica.
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