I sondaggi parlano chiaro: la nomina di Mario Draghi piace al 60% degli italiani. Resta alto il gradimento di Conte, crolla quello di Renzi. Ecco tutti i dati
La crisi di governo accende i dibattiti non solo nei talk show, ma anche fra gli italiani. Il Corriere della Sera ha quindi deciso di effettuare dei sondaggi per capire cosa pensa l’elettorato di questa situazione e dei protagonisti della politica.
Il dato più forte che emerge è legato alla decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di dare l’incarico a Mario Draghi. A prescindere dall’appartenenza partitica, il 60% degli italiani approva l’economista come nuovo capo del Governo. A dire di no sarebbe solo il 28% dei cittadini, mentre il restante 12% non sa. I detrattori del nuovo esecutivo sono soprattutto di centrodestra: quasi la metà degli elettori della Lega e un terzo di quelli di Fratelli d’Italia avrebbero preferito nuove elezioni. Ma fra i contrari ci sono anche il 40% dei Cinquestelle, che perdono il posto chiave nel governo e temono un Consiglio dei ministri formato solo da tecnici.
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Mario Draghi al governo: cosa vogliono gli italiani?
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Mario Draghi ha accettato l’incarico di Mattarella con riserva. In queste ore dovrà consultarsi con le forze politiche e designare una squadra di ministri, prima di recarsi in Parlamento e chiedere la fiducia delle Camere. Passaggi fondamentali per determinare se il nuovo esecutivo avrà la possibilità di governare il Paese oppure no.
Al vaglio ci sono varie opzioni: ad esempio per il 28% degli italiani il nuovo Governo dovrebbe includere tutte le forze politiche. Un’altra possibilità sarebbe la coalizione dei principali partiti ad esclusione del Movimento 5 Stelle, ma solo il 13% degli elettori lo ritiene fattibile. Le altre ipotesi restano poco condivise dai cittadini: solo il 9% vorrebbe l’attuale coalizione ancora al governo con l’aggiunta del gruppo “europeista” di Bruno Tabacci, mentre l’8% includerebbe anche Forza Italia, e solo il 7% vedrebbe bene un governo di unità nazionale composto da tutti i partiti tranne la Lega.
In questo caso però prevalgono gli indecisi che insieme agli astensionisti arrivano al 51% degli intervistati. Un dato che indica chiaramente come la crisi di governo e le dinamiche che ha innescato restino ancora poco comprensibili per i cittadini. E permane il pessimismo: per il 12% il tentativo di Draghi non avrà esito positivo e si dovrà andare ad elezioni anticipate.
Il gradimento dei politici nei sondaggi: bene Conte, crolla Renzi
Non risente troppo della crisi il premier uscente Giuseppe Conte, che riscuote ancora un gradimento elevato sebbene in calo dallo scorso anno, rispetto a quanto registrato nelle prime fasi della pandemia. Dopo l’ex primo ministro ci sono i leader di centrodestra Giorgia Meloni al 10% e Matteo Salvini al 9%. Indietro Zingaretti e Renzi, entrambi al 5%, Fico al 4%, e ancora in calo Berlusconi al 3% e Di Maio, fanalino di coda col 2%.
Ma per un italiano su due è Matteo Renzi ad essere bocciato, per aver innescato la crisi in un momento così delicato. Mentre per un italiano su tre nessun esponente politico ha saputo distinguersi in modo positivo nelle ultime settimane.
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Ciò che si augurano gli italiani è quindi il raggiungimento di compromessi per il bene comune, con i partiti che collaborino seriamente e mettano da parte gli interessi personali per uscire da uno dei momenti più drammatici della storia del Paese.