Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 7 febbraio, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando ai dati odierni, i casi di contagio sono saliti a 2.636.738 con un incremento di 11.641 unità rispetto a ieri. In calo i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 427.024 (-10), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-3) che ad oggi risultano essere 2.107. Il numero delle persone guarite è giunto a 2.118.441 con un incremento di 11.380 unità. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 270 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 91.273.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha comunicato l’eliminazione di 1 caso dei giorni precedenti, in quanto giudicato non caso Covid-19.
Nella giornata di ieri sono stati divulgati, come di consueto, i numeri relativi all’epidemia da Coronavirus in Italia tramite tabella sanitaria dal Ministero della Salute. Stando a quest’ultima, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 2.625.098. Diminuivano i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 427.034. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 2.110 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 2.107.061. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi: il totale saliva a 91.003.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 6 febbraio: i dati dell’epidemia di oggi in Italia
Il Ministero della Salute nella giornata di venerdì ha comunicato che i casi di contagio complessivi erano saliti a 2.611.659. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 429.118, così come i pazienti ricoverati nei terapia intensiva: 2.142 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza salivano a 2.091.923. Saliva ancora il bilancio delle vittime per un totale dei morti in Italia pari a 90.618.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di un caso dal totale dei positivi. Anche l’Emilia Romagna eliminava 4 casi dichiarati dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 5 febbraio: i numeri dell’epidemia in Italia
Sul Covid-19, soprattutto nella prima fase dell’emergenza, sono circolate numerose notizie prive di fondamento. Una circostanza che fece attivare il governo istituendo una task-force deputata proprio al loro tracciamento. Sul sito istituzionale dell’ISS venne istituita un’apposita sezione dove all’interno di numerose FAQ l’Istituto ha smascherato diverse bufale del web.
A preoccupare, si ricorderà bene, di certo la permanenza del virus sulle superfici e sulla sua possibilità di sopravvivenza nei cibi congelati. Oggi, dopo un minuzioso studio, proprio in merito a tale circostanza sarebbe emersa una incoraggiante verità. Gli scienziati avrebbero scoperto che, qualora realmente fosse presente su tale tipologia di cibi, l’organismo umano in fase digestiva sarebbe in grado di eliminarlo. O meglio, sarebbe lo stesso Sars-Cov2 a perdere carica virale.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, virus trovato negli alimenti congelati: dalla scienza arriva la buona notizia
Dopo il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco all’utilizzo degli anticorpi monoclonali per curare il Covid-19, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha sottoscritto un decreto con cui ne autorizza la distribuzione. Attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook ha reso noto che a seguito dell’approvazione dell’AIFA e del Consiglio Superiore di Sanità ha deciso di sottoscrivere il documento con cui viene concessa la distribuzione degli anticorpi monoclonali. Un’arma in più contro il Covid, ha chiosato, che si affianca al vaccino.
L’AIFA, in merito al suo benestare, ha voluto sottolineare come pur non conoscendosi gli esatti benefici degli anticorpi, si è ritenuto in via del tutto straordinaria annoverarlo tra gli utili mezzi per contrastare il Covid-19, trattandosi in ogni caso di una terapia. A poter ricevere tale cura saranno tutti i soggetti affetti da una forma non grave dal virus, che però mostrano una tendenza al peggioramento.
A determinare la loro prescrizione quale terapia, saranno direttamente le regioni. L’unica indicazione vincolante fornita dalla Commissione è che l’infusione avvenga entro 60 minuti dalla scoperta della positività.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, Speranza: “Firmato decreto per distribuzione degli anticorpi monoclonali”
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La successiva ora, post-inoculazione, servirà invece per tenere il paziente sotto controllo per gestire nell’eventualità una reazione di rigetto del farmaco.
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