Ieri a Trieste fatta chiarezza riguardo la presenza di virus Covid-19 attivo nel cibo congelato, sarebbe distrutto nello stomaco per gli scienziati
Gli scienziati hanno smentito la notizia che stava circolando da ottobre scorso riguardo la presenza di virus Covid-19 attivo negli alimenti congelati. Ora tranquillizzano e fanno marcia indietro, sembra che il cibo una volta ingerito perda poi la sua carica virale.
La notizia era giunta ben prima di Natale direttamente da Wuhan, epicentro della pandemia, in cui tre campioni prelevati dagli imballaggi di alimenti congelati importati contenevano tracce del virus. Secondo la commissione sanitaria municipale, due campioni arrivavano da un magazzino di carne bovina congelata proveniente dal Brasile, l’altro in un magazzino da pesce proveniente dal Vietnam.
Per diverse settimane i medici hanno condotto test molecolari sia sul cubo che sul personale che a stretto contatto con le partite di cibo. I risultati sono risultati sempre negativi nonostante abbia poi iniziato a circolare la notizia che bisognasse igienizzare i prodotti al supermercato per possibile contaminazione.
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Successivamente il Ministero dei Trasporti cinese ha rilasciato una serie di linee guida per prevenire la trasmissione del virus tramite gli alimenti surgelati importati da e verso il Paese sia su strada che per mare.
La notizia però della possibile trasmissibilità del virus dal cibo all’uomo ha visto una smentita ufficiale ieri all’evento organizzato da Affidia, benefit company per la sicurezza alimentare attiva nell’Area Science Park di Trieste. Li Yu, di Chine Food Industry Association, e Sun Rubao, della Beijing Food and Drug Safety Enterprise Alliance hanno fatto il punto della situazione:
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“Non solo tracce di Rna, ossia di solo materiale genetico, ma, in alcuni casi, anche virus vitali, nonostante l’abbattimento della temperatura”. Si tratta quindi di una presenza che “non rappresenta un problema sanitario, in quanto se noi mangiamo cibo che presenta tracce di virus, quest’ultimo è distrutto naturalmente nello stomaco”.
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