Per la prima volta nella televisione italiana il 44 presidente degli Stati Uniti è ospite da Fabio Fazio con un collegamento in cui presenta il suo nuovo libro.
Barack Obama è proprio il nome dell’autobiografia del primo presidente afroamericano: tradotto in 26 lingue, alla quarta ristampa in Italia e vendute milioni di copie nel mondo.
Alla domanda cosa ne pensa del suo lavoro la moglie risponde: “Michelle è molto critica e anche per quello l’ho sposata. Alla fine del libro mi ha fatto i complimenti ma mi ha detto ‘perché ci hai messo così tanto? Io l’ho finito molto prima di te’ ed è vero ormai la conosciamo, Michelle è migliore di me“, facendo una vera dichiarazione d’amore in diretta tv.
E Fabio Fazio aggiunge un episodio che Barack Obama ha raccontato: “Quando vinse il premio nobel per la pace e lo disse a sua moglie, Michelle rispose ‘bravo, bravo‘ e si girò dall’altro lato rimettendosi a dormire, dimostrazione di come alla fine tutto vada giustamente ridimensionato”.
Nel libro i raccontano ansie, attese, delusioni, quotidianità, i suoi dubbi e le sue debolezze. Ma l’intento di Obama era chiaro: “La possibilità di aprire il sipario su tutti i leader che hanno delle prove da superare, fanno degli errori. Volevo dare ai lettori il senso che ci si possa occupare di politica mantenendo i valori e gestendo anche difficoltà e contraddizioni”.
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Una vita da Presidente
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Un tema affrontato è anche il modo di gestire l’informazione al giorno d’oggi che può ledere la democrazia: “Cerco costantemente di capire come gestire le continue informazioni che abbiamo in questa era, ci ritroviamo a contrastare la realtà e molti informano in maniera distruttiva per la nostra democrazia. La gente è incerta e cerca risposte facili, la democrazia ci deve far comprendere meglio i fatti, la logica, la ragione. Da una parte bisogna gestire meglio i social media dall’altra educare i nostri figli nel distinguere la verità dalle cose facili”.
Racconta anche che in fondo essere presidenti degli Stati Uniti ha innumerevoli privilegi ma anche una parvenza di normalità: “Si vive in una casa stupenda, una sorta di albergo a 5 stelle ma se avessi voluto cambiare il mobilio lo facevo a mie spese, anche al supermercato seppure non ci andavo personalmente avevo un budget e pagavamo noi. Avevo però un sogno ricorrente, quello di passeggiare per strada e non essere riconosciuto. Poter andare al bar come fossi una persona normale. Poi ti abitui a quei privilegi ma il fatto che avessi questo sogno ricorrente mi faceva capire che la normalità mi mancava”.
E aggiunge: “Al secondo piano della Casa bianca avevamo la residenza, alle 18:30 cenavamo e poi mettevamo a letto le bambine. Michelle ha voluto cambiare l’arredamento solamente della loro stanza, non voleva che si sentissero diverse dormendo in una sorta di museo, era giusto che potessero attaccare in camera i poster delle loro popstar preferite. Quando sono cresciute non amavano invitare i loro amici nella Casa bianca, preferivano andare a casa loro”.
E riguardo i sogni che aveva da bambino, confessa: “Da piccolo mi piaceva nuotare, poi giocare a Basket ma non avevo il sogno di diventare Presidente. Volevo essere un bravo ragazzo, solo all’Università mi sono sensibilizzato alle organizzazioni sociali e ho abbracciato la vita pubblica e molto più tardi dopo diverse esperienze ho capito che ero abbastanza bravo per poter parlare anche a nome del popolo”.
Fabio Fazio domanda anche al Presidente se crede che potrà mai dimenticare ciò che è successo a Capitol Hill: “Non lo dobbiamo cancellare ma ce lo dobbiamo stampare nella mente perché la democrazia non ci viene dal cielo ma dobbiamo continuamente investire su di essa. Il razzismo che si è avuto a Capitol Hill lo vediamo in ogni paese anche europeo, è un conflitto presente in tutto il mondo tra coloro che credono nel conflitto e nel tribalismo e chi crede invece nell’inclusione e nella democrazia. Dobbiamo continuare a combattere per i nostri principi.”
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Infine come ogni padre racconta che i momenti più belli della sua vita sono quelli trascorsi con le figlie e spiega che durante questa pandemia per quanto loro scalpitino di voler uscire, sapere che a 22 e 19 anni le ha tutti i giorni a cena con sè è una cosa che lo allieta. E ammette che non baratterebbe una cena con le sue figlie con nessun’altra cosa al mondo.