Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi martedì 9 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato i dati relativi all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia ormai da quasi un anno. Stando al bollettino odierno, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono 2.655.319, ossia 10.630 in più rispetto a ieri. In calo i soggetti attualmente positivi che ad oggi risultano 413.967 (-5.637). Stabili, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2.143 in totale così come nella giornata di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 2.149.350 con un incremento di 15.827 unità rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 422 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 92.002.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note ha eliminato 18 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi a test antigenico ma non confermati successivamente da tampone molecolare.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 8 febbraio
Aggiornato nella giornata di ieri lo stato dell’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando alla tabella del Ministero della Salute, i casi di contagio erano saliti a 2.644.707. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 419.604. Salivano, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva i quali risultavano essere 2.143. I guariti dall’inizio dell’emergenza erano 2.133.523. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portava il totale a 91.580.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di un caso dal totale dei casi confermati da test antigenico già comunicati, in quanto non confermato successivamente con test molecolare. Il Veneto, per la stessa ragione, sottraeva 48 casi dal totale dei casi confermati da test antigenico.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino dell’8 febbraio: salgono i casi di contagio in Italia
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 7 febbraio
Il Ministero della Salute nella giornata di domenica ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando ai dati, i casi di contagio erano saliti a 2.636.738. In calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 427.024, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 2.107. Il numero delle persone guarite era giunto a 2.118.441. Saliva il bilancio totale delle vittime in Italia a 91.273.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 1 caso dei giorni precedenti, in quanto giudicato non caso Covid-19.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 7 febbraio: 270 decessi registrati nelle ultime 24 ore
Seconda fase vaccini, le sei categorie a cui verranno somministrati
Nella seconda fase della campagna vaccinale le somministrazioni saranno estese ad ulteriori categorie che nello specifico saranno sei. La prima sarà quella dei soggetti definiti “estremamente vulnerabili” a prescindere dall’età. A seguire la fascia di cittadini compresi tra 75 e 79 anni, poi quelli tra i 70 ed i 74 anni. Poi sarà il turno anche dei soggetti con un rischio clinico di età compresa tra 16 ed i 69 anni. Cittadini con età tra i 55 ed i 69 anni. Infine persone d’età tra i 18 ed i 54 anni. A quest’ultima categoria verrà somministrato il vaccino AstraZeneca.
Avranno, dunque, priorità tutti coloro i quali presentano un quadro clinico compromesso, per i quali non rileverà in alcun modo l’età. Si terrà in considerazione solo la circostanza per cui la loro condizione, qualora dovessero contrarre il Covid, potrebbe aumentare il tasso di letalità. In particolare, riporta la redazione di Leggo, si tratta di soggetti con malattie a livello cardiaco, respiratorio, con problemi di disabilità, diabete, malati oncologici.
A seguire gli ultra settantenni. In questo caso l’età diventa un fattore determinante in quanto strettamente collegato ai dati statistici che vedono in questa fascia di popolazione un maggior tasso di letalità. Chiuderanno poi gli altri soggetti poc’anzi elencati.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Seconda fase vaccini, le sei categorie a cui saranno somministrati
Scuola, il programma di Draghi: prolungare calendario a giugno, ma non solo…
Per Mario Draghi, al momento, a rivestire un aspetto prioritario è di certo il comparto scuola. Purtroppo vi è stata una ripresa a singhiozzo ed il rientro in classe è stato sempre più frazionato. Per tale ragione il nuovo Premier starebbe varando un piano per una ripartenza il prossimo 21 settembre e soprattutto di rimodulazione del calendario.
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Si tratta, dunque, di una strategia per poter colmare tutte quelle assenze e mancanze accumulate nel corso di quest’anno purtroppo anch’esso sconvolto dalla pandemia da Covid-19.