Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 12 febbraio, ha reso noti i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato, come di consueto, lo stato relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio sono saliti a 2.697.296, ossia 13.908 in più rispetto a ieri. In calo i soggetti attualmente positivi che ammontano a 402.174 (-2.845) e i ricoveri in terapia intensiva: 2.095 (-31). Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza è salito a 2.202.077, ossia 16.422 unità in più di ieri. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 316 decessi registrati elle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 93.045.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha sottratto dal totale dei dati sui casi confermati già comunicati 15 casi, positivi a test antigenico ma non confermati successivamente da tampone molecolare.
Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati, i casi di contagio complessivi erano saliti a 2.683.403. I soggetti attualmente positivi ammontavano a 405.019. Scendevano anche i ricoveri in terapia intensiva: 2.126 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 2.185.655. Il bilancio delle vittime saliva a 92.729.
La regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di un caso in quanto duplicato. L’Emilia Romagna sottraeva 8 casi, positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Regione Sardegna, invece, comunicava che non erano pervenuti dati relativi al numero di tamponi antigenici eseguiti nelle precedenti 24 ore. I 3 casi confermati da test antigenico si riferivano a tamponi già dichiarati nella giornata di mercoledì. L’Umbria, infine, aggiungeva 7 tamponi effettuati nei giorni precedenti nel conteggio dei tamponi processati con test antigenico.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino dell’11 febbraio: 391 decessi nelle ultime 24 ore – VIDEO
Pubblicato nella giornata di mercoledì il consueto bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi erano saliti a 2.668.266. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 410.111 così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.128 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 2.165.817. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime che portavano il totale a 92.338.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 10 febbraio: scendono i ricoveri in terapia intensiva – VIDEO
Vorrebbero ricevere il medesimo trattamento dei restanti operatori sanitari, i medici liberi professionisti iscritti all’Ordine di Roma, che hanno creato una pagina Facebook che conta oltre 3mila iscritti. In particolare, vorrebbero ricevere vaccini ad mRNA come quelli di Moderna e Pfizer in luogo di quelli AstraZeneca.
Il motivo risiederebbe nel fatto che per molti di loro quello di AstraZeneca possiederebbe livelli di protezione bassi e non garantirebbe alcuna efficacia per molte varianti che adesso stanno circolando. A seguito di un sondaggio, è emerso, che per tale ragione in molti rifiuteranno la somministrazione.
A muovere la protesta, la considerazione per cui sarebbero esposti al medesimo rischio della restante parte del personale sanitario che invece è destinato a ricevere i vaccini degli altri due grandi colossi farmaceutici.
Alla redazione dell’AdnKronos il professor Paolo Mezzana, portavoce del gruppo Facebook, ha dichiarato di aver appreso la notizia per cui numerosi colleghi – soprattutto quelli di età inferiore ai 55 anni- sono stati destinatari di una convocazione per la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Una circostanza che ha indotto al disappunto in quanto sarebbe stato lo stesso Comitato Tecnico Scientifico a non raccomandare per il personale sanitario tale vaccino, poiché soggetti esposti ad alto rischio.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> I medici privati insorgono contro un vaccino: “Non lo vogliamo, non è efficace”
Nel Regno Unito nonostante la campagna vaccinale proceda a ritmi spediti, i numeri dei contagi ed il quadro epidemiologico generale non pare mostrare segni di miglioramento. A determinare la controtendenza sicuramente due fattori.
Il primo è che ad essere realmente immunizzati sarebbero solo 520mila cittadini britannici. Un numero davvero esiguo se raffrontato alla popolazione totale che conta la bellezza di 66 milioni di abitanti. Neppure sfiorata, quindi, la tanto anelata immunità di gregge.
Ad aggravare poi la situazione anche la circolazione di due mutazioni della variante inglese. Una isolata a Bristol e l’altra a Liverpool. Entrambe parrebbero essere più contagiose rispetto alla “madre” e molto più resistenti alle cure.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Regno Unito, l’emergenza continua nonostante i vaccini, il motivo
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Nonostante il lockdown, dunque, pare che nulla sia sotto controllo che il virus sia tutto tranne che domato.
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