La struttura sanitaria di Padova piange il professor Beppe Basso morto stamane dopo aver contratto il Covid, era in terapia da gennaio
Questo virus letale che sta massacrando gli animi oltre che il corpo, non fa differenza alcuna tra bambini e adulti, civili o medici. La struttura ospedaliera di Padova oggi infatti ha perso un grande collega che si trovava ormai da 40 giorni intubato nella terapia intensiva dell’ospedale patavino per insufficienza respiratoria.
Il professor Giuseppe Basso aveva 73 anni ed è stato per molti anni direttore della Clinica di Oncoematologia pediatrica e presidente dell’Istituto di ricerca pediatrica “Città della Speranza” della città. Un volto amico e rassicurante che ha superato diverse difficoltà e problemi, quest’ultimo però troppo forte per consentirgli una ripresa.
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Basso ha manifestato i primi sintomi di insufficienza respiratoria e febbre a inizio gennaio, il Covid lo ha debilitato troppo e lui non è più riuscito a riprendersi. Invano gli sono state somministrate tutte le cure possibili ma negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si sono solo ulteriormente aggravate, stamane la morte comunicata direttamente dall’ospedale.
Un ricordo toccante arriva direttamente dall’amico Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova, che ha voluto ricordarlo alla stampa: “Il Covid-19 ha portato via oggi Beppe Basso, per molti anni pediatra oncologo del nostro Ateneo. Scienziato di valore e medico appassionato, il professor Basso con competenza e determinazione ha applicato i progressi della scienza alla cura dei giovanissimi pazienti, che nei momenti difficili della malattia in lui hanno trovato le terapie più efficaci ed un sorriso amico”.
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“Intelligente, critico, ironico, mai banale, di lui ricordo tante discussioni accese, animate dalla comune passione per la scienza e da una profonda stima reciproca. Mancherà a tutti noi”. Nelle prossime ore sarà comunicato il giorno del funerale che però sarà celebrato in forma ridotta solo per i parenti stretti.
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