Genova: 15 gli infermieri dell’ospedale San Martino che si erano rifiutati di fare il vaccino e che adesso risultano positivi
Sono 15 gli infermieri, dell’ospedale San Martino di Genova, risultati positivi al Covid 19 dopo aver rifiutato di sottoporsi al vaccino. A riferirlo, il direttore dell’ospedale Salvatore Giuffrida che mette in risalto una situazione non priva di difficoltà.
Si pone cioè il problema relativo al trattamento da riservare agli infermieri i quali, in quanto personale medico, hanno il “dovere” di prendersi cura della propria salute, anche per garantire l’incolumità ai propri pazienti. Si tratta in pratica di un tema che richiede di essere affrontato sotto due profili: quello lavorativo e quello giuridico.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bollettino del 17 febbraio: in calo i soggetti attualmente positivi
Genova: positivi al San Martino 15 infermieri non vaccinati
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> AstraZeneca, interrotto nel nord Reno-Westfalia: malori dopo il vaccino
La notizia dei 15 infermieri dell’ospedale di San Martino di Genova che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino anti-covid e che, attualmente, risultano positivi ha suscitato non pochi interrogativi circa i provvedimenti da adottare nei confronti di questi ultimi.
E’ stato il direttore dell’ospedale a porre il quesito; in una lettera al direttore dell’Inail di Genova, Marco Quadrelli, Giuffrida si è interrogato su come debbano essere trattati gli infermieri – giudicati inadempienti dal punto di vista deontologico – se come assenti per malattia oppure dichiararli inidonei alla professione.
Insomma si tratta di una questione che pone in primo piano l’interrogativo su come, in generale, occorra trattare i casi di personale medico che non aderisce alla campagna vaccinale. Il caso di Genova non sarebbe l’unico, ieri la notizia di una situazione analoga a Treviso, dove sarebbero cinque i dipendenti dell’Ulss 2 Marca Trevigiana ad essere positivi.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
A confermarlo il direttore generale dell’azienda sanitaria, Francesco Benazzi: i cinque avrebbero semplicemente ignorato la chiamata da parte dell’azienda sanitaria nonostante la pericolosità connessa alla loro professione.