Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 19 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il consueto bollettino sull’epidemia da Covid-19 diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati di oggi, i casi di contagio sono saliti a 2.780.882, ossia 15.479 unità in più rispetto a ieri. Prosegue il calo dei soggetti attualmente positivi che risultano essere a 382.448 (-2.053). In crescita, invece, i ricoveri in terapia intensiva: 2.059 in totale e 14 in più di ieri. Il numero dei guariti complessivi dall’inizio dell’emergenza è giunto a 2.303.199 (+17.170). Si aggrava, invece, il bilancio delle vittime con 353 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 95.235.
La Regione Emila Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 5 decessi dei giorni passati e 9 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Il Veneto segnala che il dato sulle persone testate è in fase di aggiornamento.
Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19. Stando ai dati, i casi di contagio complessivi dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 2.765.412. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 384.501. Salivano, invece, i ricoveri in terapia intensiva che risultavano essere 2.045 in totale. I guariti in Italia erano 2.286.024. Nelle ultime 24 ore si registravano 347 decessi che portavano il bilancio delle vittime a 94.887.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di 1 caso dal totale, in quanto duplicato. Anche l’Emilia Romagna eliminava 6 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 18 febbraio: 347 decessi nelle ultime 24 ore in Italia – VIDEO
Pubblicato nella giornata di mercoledì il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi erano saliti a 2.751.657. Proseguiva il calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 388.864, così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.043 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 2.268.253. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portava il totale a 94.540.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione di 8 casi dal totale dei casi confermati già comunicati, in quanto positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 17 febbraio: in calo i soggetti attualmente positivi
Seppur le impressioni dei Presidenti sarebbero delle migliori, in realtà i numeri non sarebbero altrettanto clementi. Bisognerà attendere la pubblicazione del consueto monitoraggio da parte del Ministero della Salute, tuttavia dai numeri già si scorgerebbero alcune previsioni. Stando a quanto riporta la redazione di Leggo, non poche sarebbero le regioni che a causa del loro quadro epidemiologico potrebbero assistere ad un loro passaggio in una zona più restrittiva.
A rischiare, concretamente, sarebbero Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Molise e Basilicata. Tali regioni andrebbero, quindi, ad equipararsi alla situazione di Liguria, Toscana, Umbria e al Trentino Alto Adige. Addirittura l’Abruzzo, di ultimo ingresso in zona arancione, rischierebbe nuovamente il rosso. A determinare tali modifiche, di certo la crescente circolazione della tanto temuta variante inglese che parrebbe maggiormente contagiosa rispetto alla versione originaria del virus. Una circostanza che peraltro, riporta Leggo, ha già condotto alcune realtà locali in Abruzzo a far scattare dei piccoli lockdown.
Eppure il quadro generale non sarebbe così catastrofico per tutte le Regioni. La Valle d’Aosta ad esempio e la Sardegna avrebbero numeri tali che gli consentirebbero un accesso alla zona bianca.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Monitoraggio Ministero della Salute, oggi la decisione: a rischio sei regioni
Deplorevole quanto accaduto a bordo di un treno che percorreva la tratta Prato-Firenze. Sul convoglio si sarebbe registrato un episodio di inaudita ignoranza. Una ragazza di origine brasiliana, sarebbe stata vittima di ingiustificati attacchi razzisti e discriminatori per colpa di uno starnuto.
La giovane, una studentessa, si trovava sul convoglio quando ad un certo punto avrebbe tossito e starnutito. Di risposta, una donna italiana avrebbe iniziata ad insultarla, affermando che erano state le persone “nere come lei a portare il virus in Italia”. Indecente, poi, il seguito: pare che un uomo, senza divisa, le avrebbe chiesto il biglietto e poi ordinatole di scendere dal treno.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pandemia: la reazione di un’italiana allo starnuto di una brasiliana
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