Allergia ai gatti, ma ne desiderate uno? Ecco i 10 esemplari anallergici

Siete allergici ai gatti ma avete sempre desiderato di adottarne uno? Ecco la soluzione: una lista dei 10 esemplari anallergici.

Gatti allergia esemplari anallergici
Un amichevole gatto (Getty Images)

Secondo i dati emersi da alcune recenti indagini almeno il 30% della popolazione mondiale è allergica ai gatti. Infatti, rispetto a quella che gli uomini accusano per altri esemplari a quattro zampe, come i cani, quella per i gatti risulta essere maggiormente diffusa. Eppure c’è un mito da sfatare a riguardo, poiché gli affetti da tale sintomatologia non dovrebbero temere l’animale in sé quanto alcune proprietà del suo organismo, tra cui le proteine contenute ad esempio nella loro saliva. Il problema si manifesta quando il gatto, leccandosi il pelo, lo contamina involontariamente con la proteina prima descritta. Perciò l’allergia non è legata al pelo quanto alle sostanze che vanno a depositarsi quotidianamente su di esso.

Leggi anche —>>> Cani e il loro decesso: cosa pensano prima di trapassare

Allergia ai gatti, come non preoccuparsene accogliendone uno

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da @musetti_animaletti

Potrebbe interessarti anche —->>> Il tuo cane ti fissa? Ecco il vero motivo del suo sguardo

Molte persone, nonostante accusino questo disturbo e nutrano ugualmente un amore incondizionato per questo genere di amichevole felino, potrebbero comunque considerare l’idea di adottarne uno realizzando i loro desideri. Come è possibile? Grazie all’esistenza di 10 esemplari del tutto anallergici.

Il Balinese, il Bengala, il Blu di Russia, il Cornish Rex o il Devon Rex, il Gatto Giavanese oppure il Gatto Norvegese delle Foreste, il LaPerm, l’Orientale a pelo corto, il Siamese, ed infine l’impossibile da non conoscere per il suo fascino: il Siberiano.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da @musetti_animaletti

Importante però da tenere a mente, prima di far partecipare uno di essi alla vostra routine, è che ognuna di queste razze non è prettamente una certezza d’immunità. Poiché la proteina, causa prima del disturbo, non è inesistente ma presente ad una percentuale molto più bassa. E’ opportuno dunque fare i necessari controlli per comprendere la gravità della propria allergia.

Gestione cookie