Un anno fa, il 20 febbraio 2020, in Italia il primo caso accertato di Covid-19 a Codogno. Il giorno successivo la prima vittima a Vo. In 12 mesi, 3 milioni di contagi e più di 95mila morti. E da oggi si celebra la Festa dei camici bianchi
Era il 20 febbraio 2020 quando in Italia si registrava il primo contagio ufficiale da Covid. A Codogno, in provincia di Lodi, una dottoressa scopre il virus in quello che è stato definito il Paziente 1, il 38enne Mattia Maestri. Il giorno successivo la prima vittima è Adriano Trevisan, un 77enne di Vo Euganeo, in provincia di Padova. Da quel momento sono passati dodici interminabili mesi e il mondo non è più lo stesso.
Nonostante il blocco dei voli dalla Cina, il coronavirus in Italia arriva dal cuore dell’Europa e in pochi giorni avrebbe reso la Lombardia e poi il Veneto un focolaio inarrestabile. Tardive le zone rosse, presto in tutta Italia lo spettro della malattia si fa realtà. Negli ultimi dodici mesi si sono susseguiti Dpcm, restrizioni e lockdown, con pochi sprazzi di normalità fra la prima e la seconda ondata. E, nonostante l’arrivo dei vaccini, ancora non si vede la fine di un incubo che ha assunto proporzioni globali.
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Il bilancio del Covid è pesantissimo per il nostro paese: oggi arriva a quasi 3 milioni di casi accertati e oltre 95mila vittime. Fra le immagini più scioccanti, la lunga fila dei camion dell’Esercito che portava via le bare dall’ospedale di Bergamo, e quelle di medici e infermieri che si accasciano a terra, distrutti dai turni interminabili.
In Italia il virus ha portato alla luce le fragilità di un sistema sanitario con pochi fondi e ancora meno personale specializzato, che ha dovuto combattere in prima linea contro un nemico subdolo e invisibile. Proprio in omaggio alla resistenza e al coraggio del personale sanitario, la data di oggi è stata scelta per la Giornata nazionale dei camici bianchi. Dall’inizio della pandemia sono 313 medici e odontoiatri che hanno pagato con la vita il Giuramento d’Ippocrate, e oltre 110mila si sono contagiati in corsia.
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Tante le celebrazioni e le commemorazioni in tutta Italia. E sul web viene lanciato l’hashtag #pernondimenticaremai, dedicato agli sforzi di tutto il personale sanitario.
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