Erika De Nardo e Mauro Favaro, detto Omar, furono i responsabili del delitto di Novi Ligure, verificatosi 20 anni fa: i due assassini, dopo aver scontato la pena, hanno voltato pagina
Era il 21 febbraio del 2001 quando Novi Ligure, il comune piemontese in provincia di Alessandria, veniva scosso da un tragico delitto. Erika De Nardo e Mauro Favaro, soprannominato Omar, avevano rispettivamente 16 e 17 anni, ed erano fidanzati. I due si resero responsabili di un atto atroce: l’assassinio di Gianluca De Nardo, fratello 12enne di Erika, e della mamma di lei, Susy. A distanza di anni, entrambi hanno scontato le loro pene, rifacendosi una vita l’uno lontano dall’altra. Francesco De Nardo, padre della donna, non ha mai smesso di starle accanto, nonostante l’efferato gesto nei confronti degli altri membri della famiglia.
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All’epoca, Erika e Omar avevano tentato di depistare le indagini, denunciando una rapina che avrebbe causato la morte della madre e del fratello di lei. I carabinieri, tuttavia, non tardarono a scoprire la verità dietro al delitto di Novi Ligure: i fidanzati avevano inferto alle vittime ben 97 coltellate. La 16enne e il 17enne furono condannati, rispettivamente, a 16 e 14 anni di reclusione. Ad oggi, scontata la pena, entrambi si sono rifatti una vita.
Omar, uscito di prigione nel 2010, vive in Toscana, mentre la De Nardo si è laureata nel corso della propria permanenza in carcere. Attualmente, è sposata e si è creata una propria famiglia, pur potendo contare sempre sull’appoggio del papà Francesco: quest’ultimo, che avrebbe dovuto essere la terza vittima della strage, non l’ha mai abbandonata.
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A distanza di vent’anni, la cittadina di Novi Ligure non riesce ancora a dimenticare l’immane tragedia. Il delitto, compiuto con estrema freddezza e crudeltà, appare tutt’oggi privo di un movente.
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